È spettacolare e storica la prima immagine catturata dal telescopio spaziale Ixpe, frutto di una nella missione congiunta di Nasa e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), con la partecipazione di Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Progettato per studiare i fenomeni più estremi dell'universo, il telescopio ha concentrato i suoi occhi a raggi X su Cassiopea A, un oggetto celeste costituito dai resti di una stella esplosa nel XVII secolo.
Lanciato il 9 dicembre 2021, il telescopio Ixpe (Imaging X-Ray Polarimetry Explorer) ha completato la fase di test dei suoi strumenti ed è ora operativo.
Il primo telescopio spaziale ai raggi X a mostrare che quella nube nascondeva un oggetto compatto era stato Chandra, lanciato nel 1999 dalla Nasa. Adesso i due telescopi potranno lavorare in modo complementare per scoprire la natura dell'oggetto, per esempio se si tratta di un buco nero o di una stella di neutroni. «L'immagine di Cassiopea A catturata da Ixpe è storica quanto l'immagine dello stesso resto di supernova ripresa da Chandra», ha detto il responsabile scientifico di Ixpe, Martin C. Weisskopf, del Marshall Space Flight Center della Nasa. «Dimostra - ha aggiunto - la capacità di Ixpe di ottenere informazioni mai viste prima su Cassiopea A ». Per Imma Donnarumma, responsabile scientifica del progetto per l'Asi, «le osservazioni di Ixpe di Cassiopea A evidenziano le capacità uniche dei polarimetri a bordo dell'Ixpe e aprono una nuova finestra sull'Universo a raggi X».
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