di Laura Bogliolo. «Calci sulla faccia, sulla testa, non capivo più niente, erano 12, 13 ragazzi, ero a terra e hanno continuato a picchiarmi: pensavo di morire». Con le braccia prova a mimare i colpi che gli hanno tumefatto il volto: naso e mascella rotti, fratturate anche le cavità orbitali, trauma cranico, 30 giorni di prognosi. Oggi dovrà essere sottoposto a un'operazione. Da un letto dell'ospedale San Camillo Kortik Chondro, 26 anni, del Bangladesh, racconta la brutale aggressione. Si ferma, respira e riprende a parlare. Continua a leggere l'intervista
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