Non c'è solo chi scappa: alla stazione di Przemysl, 12 chilometri dal confine con l'Ucraina, almeno in 300 sono in fila al gelo in attesa che il treno appena arrivato da Leopoli riparta verso la guerra. Ci sono ragazzi, uomini con le mani callose che hanno lavorato nelle fabbriche polacche, stranieri che vogliono parlare molto poco. Donne, anche. Tutti con la stessa idea nella testa.
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