Re Carlo, il conio realizza la prima moneta col suo volto

Venerdì 28 Ottobre 2022
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È stata emessa dalla zecca britannica la prima moneta con l'effigie di re Carlo III su una della facciate, dopo sette decenni in cui il retro di tutti i tagli della sterlina - metallici o cartacei - è stato dominato immutabilmente dall'immagine della regina Elisabetta II sua madre, scomparsa 96enne l'8 settembre.

Si tratta di una moneta da 50 pence (mezza sterlina) e il profilo del nuovo sovrano è stato realizzato sulla base del lavoro di uno scultore di fama, Martin Jennings, ispirato a un ritratto ufficiale di Carlo risalente alla celebrazione del suo 70esimo compleanno, 4 anni orsono. Essersi visto commissionare questo storico, primo esemplare «è stata un'esperienza alquanto rimarchevole», ha commentato Jennings, citato dalla Bbc. I nuovi 50 pence entreranno in circolazione nel Regno a partire da dicembre, nell'ambito di un processo graduale di sostituzione dell'immagine di Elisabetta da tutte le monete e banconote del Regno Unito: processo che richiederà tempo per essere completato e durante il quale tutti i tagli con il volto della regina defunta continueranno ad avere valore.

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Carlo III, intanto, trova conforto in queste settimane (malgrado la ripresa di una campagna anti-monarchica nazionale da parte di frange di militanti repubblicane dell'isola), non solo nell'omaggio di rito della zecca. Bensì pure nel balzo di popolarità accreditatogli dopo l'ascesa al trono da un ultimo sondaggio, dal 49 al 61% dei consensi personali; anche se i tabloid evocano preoccupazioni a corte su ipotetiche pagine imbarazzanti - per il re, per il suo primogenito ed erede William e per la monarchia tutta - nell'annunciata pubblicazione su scala mondiale a gennaio di 'Sparè ('Il minorè nell'edizione italiana), attesa autobiografia a tutto campo del 'ribellè Harry, secondogenito suo e di lady Diana. Come segnale conciliante, fonti di palazzo hanno peraltro escluso nei giorni scorsi che il vertice della casa reale intenda escludere dal Consiglio di Stato - organismo consultivo della corona chiamato fra l'altro a gestire la transizione in caso d'impedimento o morte del monarca - sia lo stesso Harry, sia il principe Andrea, malgrado alcune richieste emerse in questo senso in Parlamento a causa del fatto che entrambi non svolgono più ruoli di rappresentanza ufficiali della dinastia (il duca di Sussex per essersi trasferito negli Usa con la moglie Meghan nel 2020; Andrea per ragioni di grave inopportunità dopo il sospetto coinvolgimento nello scandalo sessuale Epstein). E sia semmai orientato ad ampliarne i ranghi da 5 membri attuali (la sua consorte e i principi sopra i 21 anni più in alto nella linea di successione) fino almeno a 7: inserendo oltre ad Andrea gli altri due suoi fratelli, Anna ed Edoardo.

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