Sottomarino Titan, le vittime sapevano che stava per implodere? L'ex consulente svela il rapporto: ecco cosa dice

L'ex consulente di OceanGate Rob McCallum ha detto che il sommergibile aveva "perso peso", il che significava che l'immersione era stata interrotta

Lunedì 3 Luglio 2023 di Alessandro Rosi
Sottomarino Titan, le vittime sapevano che stava per implodere? L'ex consulente svela il rapporto: ecco cosa dice

Un ultimo, disperato, tentativo di risalire poco prima dell'implosione. Il Ceo del Titan probabilmente si era accorto che c'era qualche problema. A rivelarlo un ex consulente di OceanGate. L'esperto ha indicato al New Yorker che il sommergibile ha cercato di andare in superficie pochi istanti prima di scomparire.

Come? Abbandonando la zavorra, ovvero il sistema di pesi che aiutano con la stabilità del batiscafo ed è costruito per essere rilasciato automaticamente dopo 24 ore per aiutare il sottomarino ad andare verso l'alto. Cosa significa? Che le cinque persone all'interno avevano già interrotto l'immersione quando è imploso. Probabilmente si erano accorti che qualcosa non stava andando per il verso giusto. E questo può far pensare che la morte non sia stata in realtà improvvisa, ma che ci siano stati degli attimi di panico a bordo.

Sottomarino Titan, gli ultimi secondi prima dell'implosione. «Luci spente per risparmiare la batteria». La rivelazione della moglie di una delle vittime

Il rapporto

A lanciarsi in queste supposizioni è Rob McCallum, consulente di spedizioni che in precedenza aveva fornito a OceanGate consigli sul marketing e sulla logistica. È lui ad aver ricevuto le prime notizie sull'immersione finale del Titan. "Il rapporto che ho ricevuto subito dopo l'evento - molto prima che fossero in ritardo - era che il sottomarino si stava avvicinando a trentacinquecento metri", ha dichiarato a Ben Taub del New Yorker. McCallum ha detto che il sommergibile aveva "perso peso", il che significava che l'immersione era stata interrotta. E solo dopo aveva perso le comunicazioni con la nave madre.

Chi è McCallum

McCallum è il cofondatore della società di spedizioni avventurose EYOS Expeditions. In passato ha guidato immersioni al relitto del Titanic e in altri luoghi di acque profonde. Ma ha utilizzato sottomarini progettati per raggiungere profondità di 19.000 piedi e un sommergibile che, a differenza di quello di OceanGate, è stato approvato per raggiungere profondità estreme dalla società di classificazione navale DNV.

L'emergenza

A un certo punto è stato regolarmente in contatto con l'amministratore delegato di OceanGate, Stockton Rush, e ha visitato il laboratorio di OceanGate, secondo quanto riportato dal New Yorker. McCallum non è il primo a dire che il Titan ha cercato di risalire. Anche James Cameron, un esperto di acque profonde che ha diretto il film "Titanic", ha dichiarato alla ABC News il 24 giugno di aver sentito dire "dall'interno della comunità" che il Titan aveva perso i pesi e che le persone a bordo stavano "cercando di gestire un'emergenza".

Qualcuno sapeva? 

I resoconti di Cameron e McCallum sulla tempistica dell'immersione suggeriscono che almeno una persona a bordo, per ragioni ancora sconosciute, abbia scoperto in anticipo che qualcosa non andava e abbia scelto di interrompere il viaggio.

Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 08:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci