Ha sfilato nel Mediterraneo insieme alla Gerald Ford e a una task force che comprendeva anche le fregate della Marina italiana Carlo Margottini e Virginio Fasan.
Il messaggio degli Usa all'Iran
L'amministrazione Biden ha chiarito all'Iran e a Hezbollah attraverso i partner regionali che gli Stati Uniti interverranno militarmente se attaccano Israele. Lo scrive il New York Times, secondo cui la visita in Iraq del segretario di Stato americano Antony Blinken è stata l'occasione per mettere in guardia l'Iran dall'attaccare le truppe o gli interessi statunitensi nella regione. «Era molto importante inviare un messaggio molto chiaro a chiunque potesse cercare di trarre vantaggio dal conflitto a Gaza per minacciare il nostro personale qui o in qualsiasi altra parte della regione: non fatelo», ha detto Blinken a Baghdad.
Il drone iraniano sulla Eisenhower
Il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica ha rivendicato l'atto: «Ora che la Uss Dwight D. Eisenhower (CVN 69) è arrivata nella regione vale la pena notare che abbiamo scattato foto di alta qualità di questa portaerei nel «Golfo Persico, senza che la Marina americana se ne rendesse conto». Il drone iraniano ha immortalato la regina del mare Usa con tutto il suo arsenale. «Se non ricevessero aiuti militari e politici dagli Stati Uniti, il regime sionista non sarebbe in grado di continuare (le operazioni nella Striscia, ndr). Gli americani, nel vero senso della parola, sono complici dei crimini commessi dai sionisti a Gaza». Ha dichiarato ieri la Guida Suprema dell' Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, nel corso di un incontro a Teheran con il primo ministro iracheno, Mohammed Shia al-Sudani.
La missione della Eisenhower
La Eisenhower ha fatto il suo ingresso nel Mar Mediterraneo la settimana scorsa, unendosi alla portaerei Gerald Ford che era già di stanza nel Mediterraneo orientale, in sostegno di Israele. Questo dispiegamento è degno di nota poiché è raro che gli Stati Uniti abbiano due portaerei nel Mediterraneo. Il Gruppo d'attacco della portaerei Dwight D. Eisenhower - il "Dwight D. Eisenhower Carrier Strike Group" (IKECSG) - è sotto il comando del Carrier Strike Group (CSG) 2, composto dalla portaerei di punta USS Dwight D. Eisenhower, dall'incrociatore lanciamissili USS Philippine Sea, dai cacciatorpediniere lanciamissili USS Mason e USS Gravely, Carrier Air Wing 3 con i suoi nove squadroni e il comandante della guerra dell'informazione. Il viaggio del gruppo d’attacco dal Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, entrando nel Mar Rosso prima di arrivare in Medio Oriente, dimostra la velocità e l’agilità dell’esercito americano nel rispondere alle priorità di sicurezza nazionale e il suo impegno nel rafforzare la sicurezza regionale.
La presenza Usa in Medio Oriente
La decisione degli Stati Uniti di amplificare la propria presenza in Medio Oriente fa parte di un miglioramento complessivo della posizione regionale. Il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, ha descritto lo spiegamento come un deterrente contro azioni ostili nei confronti di Israele e una misura per prevenire l'allargamento del conflitto. La presenza di due portaerei nel Mediterraneo invia un messaggio forte sull'impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele e sulla sua determinazione a prevenire qualsiasi escalation della guerra.
Il sottomarino nucleare
Gli Usa mostrano i muscoli nel Mediterraneo come deterrenza contro l'allargamento del conflitto tra Hamas e Israele: Il comando centrale dell'esercito Usa ha annunciato su X che un sottomarino nucleare di classe Ohio è stato schierato nella sua area di responsabilità, che si estende dall'Africa nord-orientale attraverso il Medio Oriente fino all'Asia centrale e meridionale. Il messaggio arriva due giorni dopo che la Marina ha annunciato che due gruppi d'attacco di portaerei - la Gerald Ford e la Dwight Eisenhower - hanno lanciato aerei e hanno praticato la difesa missilistica durante un'esercitazione di tre giorni nel Mediterraneo.