Partigiani ucraini aiutano l'esercito di Kiev: grazie a loro uccisi due generali russi e decine di soldati

«Potrebbero essere uomini che spingono carretti di patate, contadini o una nonna con un cellulare», scrive il New York Times

Sabato 11 Giugno 2022 di Marco Prestisimone
Partigiani ucraini aiutano l'esercito di Kiev: grazie a loro uccisi due generali e decine di soldati

Per numero di armi e lanciarazzi MLRS, la Russia supera l'Ucraina di 20 volte e per quantità di munizioni addirittura di 40 volte. È un rapporto di pochi giorni fa del The Independent che ha realizzato una panoramica della sproporzione tra le forze in campo nel Donbass. Ma considerata la mancanza di armi, munizioni ed equipaggiamento dell'esercito di Kiev, ogni tipo di aiuto è prezioso. È per questo che nelle ultime settimane i segnali di una nascente insurrezione partigiana ha fatto breccia nel conflitto: gruppi di civili che hanno consentito - comunicando con l'esercito ucraino - di sferrare attacchi mortali contro i russi anche in zone dove è pericoloso impegnare le truppe. Questa settimana, racconta un reportage del New York Times, i partigiani che lavorano per l'esercito ucraino dietro le linee nemiche hanno diretto attacchi di artiglieria contro due basi russe nella regione occupata di Kherson che hanno ucciso decine di soldati nemici, secondo un alto funzionario militare ucraino a conoscenza degli attacchi.

Il reportage

In un episodio di questa settimana, i partigiani si sono avvicinati a un'installazione dell'esercito russo nel villaggio e hanno scoperto molti combattenti stranieri insieme a soldati russi e armi pesanti, ha detto l'alto funzionario al NYT. Così hanno fornito agli ucraini e coordinate per la base a un'unità di artiglieria ucraina di stanza a circa 12 miglia di distanza. Gli ucraini hanno poi polverizzato la base, uccidendo decine di combattenti poco dopo la mezzanotte di giovedì. Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, ha confermato l'attacco e ha detto che circa 200 combattenti sono stati uccisi. Lo stesso giorno, i partigiani hanno diretto un altro attacco di artiglieria, questa volta su un complesso turistico a Stara Zburivka, vicino alla foce del fiume Dnepr, uccidendo dozzine di soldati nemici, compresi due generali. Uno dei generali proveniva dall'esercito russo e un altro dal servizio di controspionaggio russo, l'FSB.

 

Chi sono i partigiani

I partigiani ucraini sono un gruppo che sta aiutando l'esercito ucraino sul territorio occupato dalla Russia. Potrebbero essere ex soldati o semplicemente civili che raccolgono informazioni come la posizione delle unità nemiche. «Potrebbero essere uomini che spingono carretti di patate, o contadini, o una nonna con un cellulare», scrive il New York Times. I partigiani ucraini hanno rivendicato il merito di aver attaccato i treni russi, ucciso soldati e sostenuto gli sforzi militari ucraini. Il loro sostegno può rivelarsi cruciale, sia nel sud dell'Ucraina, dove la Russia ha conquistato un ampio gruppo del territorio, sia nell'est, dove l'Ucraina si ritrova senza armi. Secondo il funzionario citato dal quotidiano americano, prima dell'attacco i partigiani si sono avvicinati ad alcuni dei combattenti stranieri e dopo aver cercato di parlare con loro hanno ipotizzato che fossero arabi e quindi potrebbe trattarsi di un contingente di truppe siriane arrivato in Russia tre settimane fa. Dall'inizio della guerra si era parlato del coinvolgimento di combattenti siriani coinvolti in Ucraina con le forze russe ma una conferma ufficiale non era mai arrivata. Fino a oggi, quando le fonti di intelligence sono diventati i nuovi partigiani. 

Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 17:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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