MEDIO ORIENTE

Razzi dal Libano, uccisa una donna israeliana. La risposta dell'Idf: ondata di raid oltre confine

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Mercoledì 14 Febbraio 2024

Israele: il reporter ferito è un vice-comandante di Hamas

Il giornalista di Al Jazira, Ismail Abu Omar, ferito ieri a Gaza in un raid israeliano «è un vice comandante di compagnia del Battaglione orientale di Hamas a Khan Yunis».

Lo ha detto il portavoce militare sottolineando che «Abu Omar ha filmato se stesso nel kibbutz di Nir Oz durante il massacro del 7 ottobre e ha pubblicato la foto sui social».

L'esercito ha quindi diffuso l'autoscatto che ritrae Abu Omar nel kibbutz. Ieri l'emittente del Qatar aveva dato notizia del ferimento del suo reporter insieme ad un collega.

Haaretz: Israele ha approvato l'uso di Starlink a Gaza

Israele ha approvato l'uso di Starlink di Elon Musk a Gaza. Lo ha riferito Haaretz. Starlink è un sistema di satelliti per la comunicazione.

Raid di Israele oltre confine

Dopo i razzi dal Liabno che hanno provocato la morte di un'israeliana e il ferimento di altri 8, l'aviazione israeliana ha lanciato una serie di attacchi dall'altra parte del confine. Lo ha detto il portavoce militare.

Donna israeliana uccisa da razzi lanciati dal Libano

Una israeliana è stata uccisa nell'ultima salva di razzi lanciata dal Libano vero il nord del Paese, in particolare verso Safed. Lo hanno fatto sapere i Servizi di pronto soccorso che parlano anche di sette feriti. Secondo le Forze di difesa israeliane, i razzi dal Libano erano diretti verso una base dell'esercito.

Haaretz: Netanyahu non ha fretta di raggiungere accordo

Sembra che un nuovo accordo sugli ostaggi non fosse una priorità per la delegazione israeliana che ha partecipato al Cairo ai negoziati con Egitto, Usa e Qatar. Lo indica un'analisi di Haaretz, secondo cui la delegazione guidata dal capo del Mossad, David Barnea, già rientrata in Israele, aveva un margine di manovra limitato dal momento che il primo ministro, Benjamin Netanyahu, non ha fretta di raggiungere un accordo. Il capo del governo israeliano, sottolinea il giornale nella sua edizione web, non avrebbe dato alla delegazione il potere di condurre un vero e proprio negoziato e continua a insistere sul fatto che le pressioni militari alla fine porteranno a un accordo con condizioni migliori per Israele, indipendentemente dalle proteste delle famiglie degli ostaggi. Tel Aviv ha definito inaccettabili finora le richieste avanzate da Hamas, rappresentato dal Qatar al tavolo delle trattative, ma che lo stesso Netanyahu non creda molto a un accordo in questa fase lo dimostra anche l'assenza nella delegazione volata ieri al Cairo del generale Nitzan Alon, a capo dell'unità dell'esercito incaricata di raccogliere intelligence sugli ostaggi.

Tajani: Israele ha il diritto di attaccare Hamas

«Netanyahu sta certamente seguendo la linea dura. Ci sono decine di migliaia di vittime civili. Hamas sta usando il popolo palestinese come scudo, vuole che Israele abbia una reazione più dura per poi dire, 'ecco isoliamo Israelè. Questo è il disegno di Hamas. Non bisogna cadere nella trappola di Hamas. Noi diciamo fare degli attacchi mirati e cercare di ridurre i danni alla popolazione civile. Ma questo non ha nulla a che fare con il diritto di Israele ad attaccare Hamas, in discussione non è il diritto di difendersi ma le vittime civili». Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.

Houthi: raid Usa e Gb contro nostri obiettivi nell'ovest dello Yemen

Gli Houthi hanno denunciato nuovi raid aerei statunitensi contro proprio obiettivi nella regione di Hodeida, nello Yemen occidentale. «L'aggressore Usa-Gb ha lanciato un attacco su Ras Isa, nel distretto di Al Salif» nella regione di Hodeida, ha scritto in un tweet il portavoce degli Houthi Abdulsalam Jahaf, membro del Consiglio di Difesa e Sicurezza. Al momento non si registrano danni e né gli Stati Uniti, né la Gran Bretagna hanno confermato i raid.

Cessata il fuoco, tre giorni di colloqui per raggiungere accordo

Continueranno per tre giorni i colloqui al Cairo tra Stati Uniti, Israele, Qatar ed Egitto per cercare di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi in cambio dei detenuti palestinesi dopo che, finora, i negoziati non hanno portato a risultati. Lo scrive il New York Times citando a condizione di anonimato un funzionario egiziano. Il tenore dei colloqui, finora, è «positivo» spiega la fonte. E ora andranno avanti a un libello inferiore. Anche il Times of Israel ha parlato dell'estensione dei negoziati. La delegazione israeliana, guidata dal capo del Mossad David Barnea, è rientrata dal Cairo, come ha spiegato un funzionario dell'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu citato dal Times of Israel. Insieme al capo dello Shin Bet, Ronen Bar, Barnea ha incontrato al Cairo il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani e il capo della Cia William Burns. Egitto Qatar e Stati Uniti stanno cercando ancora una volta di raggiungere un cessate il fuoco più lungo per la Striscia di Gaza. In cambio, gli ostaggi ancora nell'enclave palestinese sarebbero liberati in cambio di detenuti palestinesi nelle carceri di Israele.

Iran, esplosioni in diversi gasdotti

Esplosioni provocate da terroristi hanno colpito questa mattina diversi gasdotti nel sud-ovest dell'Iran: lo ha detto alla tv di Stato il direttore del Gas Strategic Center, Saeed Aghli. «Le esplosioni in diverse parti dei gasdotti in Iran questa mattina presto sono state provocate da atti terroristici condotti da sabotatori», ha affermato Aghli, aggiungendo che finora non sono state segnalate vittime. «Gli attacchi terroristici sono avvenuti alle 00:31 nei gasdotti vicino a Boroujen nella provincia di Chaharmahal e Bakhtiari, e anche a Safashahr nella provincia di Fars», ha precisato.

Medio Oriente, la diretta

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 00:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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