Uccide la madre, fa a pezzi il corpo e lo brucia sulla griglia: orrore negli Usa, arrestata la figlia

In casa della donna i poliziotti hanno trovato i sacchi dell'immondizia contenenti resti umani. Nel delitto è stata aiutata da sua figlia, nipote della vittima

Martedì 6 Giugno 2023
Candace Craig arrestata per aver ucciso la madre, prima di smembrare il corpo e bruciarlo: in cantina la motosega ancora sporca di sangue

Candace Craig, una 44enne residente a Landover, nello stato americano del Maryland, è accusata di aver ucciso la madre di 71 anni, di aver fatto a pezzi il suo corpo con una motosega e infine di averne bruciato i resti su una griglia.

Il delitto sarebbe stato compiuto con l'aiuto della nipote. Lo riporta il Washington Post, che cita documenti depositati in tribunale. 

Le indagini

La denuncia a carico della 44enne è scattata subito dopo un sopralluogo della polizia di Prince George in casa della madre: la 71enne Margaret Elizabeth Craig risultava scomparsa da alcuni giorni. A dare l'allarme è stato un altro membro della famiglia, nei giorni precedenti alla perlustrazione. 

Giunti nel seminterrato dell'abitazione, attirati da un'odore sospetto, gli agenti si sono trovati di fronte a una scena raccapricciante: c'era fazzoletti intrisi di sangue sul pavimento, insieme a tre sacchi della spazzatura contenenti resti umani carbonizzati. I poliziotti hanno pensato da subito che quei resti possano appartenere all'anziana signora. Poi altro materiale compromettente: alcuni utensili da taglio e oggetti per pulire. Ma soprattutto, la motosega ancora sporca di sangue. 

Gli arresti

Dopo l'agghiacciante scoperta la polizia ha arrestato la figlia della vittima con l'accusa di omicidio. In manette è finita pure la figlia della killer, la 19enne Salia Hardy, accusata di complicità nel delitto. Per gli investigatori l'omicidio sarebbe stato compiuto lo scorso 23 maggio: Candace Craig avrebbbe assassinato la madre, Hardy l'avrebbe aiutata a disfarsi dei suoi resti il giorno seguente. «Questi fatti sono assolutamente sbalorditivi», ha riferito in merito il procuratore Jessica Garth, capo dell'unità per le vittime di violenza familiare. 

La tesi dell'accusa sarebbe avvalorata dalla testimonianza di un uomo che ha dichiarato di aver visto le due donne arrestate accendere un fuoco, lo scorso 27 maggio, in un bosco non lontano dall'abitazione della vittima. Verosimilmente per bruciare i resti del corpo della vittima. Al momento, le due indiziate negano qualsiasi coinvolgimento nella vicenda. 

Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 15:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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