«Affaire Gayet, l'attrice incinta di quattro mesi». Hollande: fatti dolorosi ma privati

Mercoledì 15 Gennaio 2014
Julie Gayet
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PARIGI - Si colora di nuovi dettagli l'affaire Gayet. L'attrice, presunta amante del presidente francese Francois Hollande, secondo quanto affermato via Twitter dal blogger d'Oltralpe Le Reel (che cita come fonte un giornalista della rete tv M6) attenderebbe un figlio dal capo dell'Eliseo. La notizia è stata rilanciata anche dal britannico Daily Mail. La Gayet, 41 anni, sarebbe al quarto mese di gravidanza.
Un portavoce della rete M6, scrive il Daily Mail, ha negato di essere a conoscenza di dettagli sulla presunta gravidanza, mentre l'Eliseo non ha voluto rilasciare
«alcun commento» su tale questione.

Il "no comment" di Hollande. «È un momento doloroso ma sono affari privati». Mai irritato o scosso, a tratti grave o minaccioso, Francois Hollande ieri è sceso nell'arena all'Eliseo e ha sfidato i giornalisti per quasi tre ore. Ha parlato di quello che voleva, ha rifiutato il confronto sulla sua vicenda personale, non ha mai accennato all'amante Julie Gayet. Mentre sulla compagna Valèrie Trierweiler, sempre ricoverata, ha tagliato corto: «Riposa, e non ho altro da dire».

L'attesa domanda. Il feuilleton, come l'ha chiamato Segolène Royal, continua. Hollande ha preso tempo, l'ha fatto con tutto comodo, rispondendo comodamente alla domanda di un giornalista della stampa presidenziale de Le Figaro: «Capisco la sua domanda, sono certo che capirà la mia risposta - ha esordito - Ognuno nella sua vita personale può attraversare delle prove. È il nostro caso, sono momenti dolorosi, ma io ho un principio: gli affari privati si affrontano in privato. In un'intimità rispettosa di ognuno di noi. Non è nè il momento nè il luogo, non risponderò qui a nessuna di queste domande».


«Vi dirò con chi vado in Usa». Il giornalista aveva evocato la visita dell'11 febbraio di Hollande (senza Valèrie?) negli Stati Uniti, da Barack Obama e signora come una delle scadenze che il capo dell'Eliseo non può assolutamente affrontare nell'attuale stato di confusione nella vita privata. «Prima di quella data darò una risposta», è stata la promessa di Hollande, che ora ha 28 giorni di tempo.

Un'arma a doppio taglio: da un lato può aspettare che la Trierweiler si rimetta e lasci l'ospedale per procedere - come dice il gossip parigino - a una rottura ufficiale. Dall'altro, ogni giorno che passerà senza chiarimento si caricherà di attesa, di polemiche e di nuovi, presunti, «scoop». Soltanto una volta, più avanti nella conferenza, Hollande è tornato sui «fatti privati».

La stoccata a Closer. Quanto a Closer, Hollande è stato duro ma ha spiegato che non denuncerà il giornale per non approfittare di una situazione impari: lui, presidente, che trascina un giornale in tribunale ma la rivista che non può farlo a sua volta visto che il presidente gode dell'immunità. «Ma da cittadino comune - ha sottolineato - dovrei perseguire il giornale». La tensione, palpabile all'inizio della conferenza stampa di inizio anno non soltanto sul volto di Hollande ma anche su quello dei suoi ministri seduti in prima fila, si è dissolta con il passare dei minuti.

Le critiche della stampa britannica. Intanto, dal Guardian al Sun, la stampa britannica è unanime nel definire quantomeno sconcertante l'atteggiamento mostrato ieri dai tanti giornalisti francesi presenti alla conferenza stampa del presidente Francois Hollande. «Siamo scemi noi o loro?», si chiede il Daily Telegraph sottolineando come uno scandalo del genere «oltremanica» sarebbe stato trattato in modo diverso. «C'est la France», puntualizza il Guardian che elogia per certi versi la stampa francese mettendone però in evidenza «l'innegabile deferenza nei confronti del presidente, incarnazione della Repubblica». Per il Times «è evidente l'argomento del giorno doveva essere trattato con i guanti dalla stampa francese». Velenoso il tabloid Sun, sempre pronto a sbattere in prima pagina lo scandalo del giorno, secondo cui la conferenza stampa di Hollande «è stato il momento più noioso nella vita di chiunque».
Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 12:32

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