Guerra elettronica, la nuova sfida di Putin alla Nato: ora il Baltic Jammer oscura (tutti i giorni) i Gps in Norvegia

Dopo le attività di inizio anno a Kaliningrad, si amplia la strategia Russia

Lunedì 26 Febbraio 2024 di Simone Pierini
Guerra elettronica, la nuova sfida di Putin alla Nato: ora il Baltic Jammer oscura (tutti i giorni) i Gps in Norvegia

Le prove di guerra elettronica messe in atto dalla Russia non si fermano.

Anzi, secondo quanto emerge dalle segnalazioni provenienti dall'Europa settentrionale le attività si starebbero intensificando. E non di poco. Rete disturbata, gps oscurati, blackout: protagonista è il Baltic Jammer del Cremlino, o alcuni suoi derivati. Putin starebbe quindi moltiplicando i test sulle nuove "armi" non convenzionali per mettere in crisi le difese della Nato, sfruttando a sua vantaggio l'innovazione tecnologica. 

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@ilmessaggero.it La nuova minaccia di Putin alla Nato si sta sviluppando su un nuovo terreno. La Russia sta testando le nuove "armi" per mettere in crisi le difese dell'Alleanza Atlantica: Gps oscurati, blackout della rete, isolamento digitale e interferenze radio. La strategia? Rendersi invisibile e spezzare le connessioni avversarie. . . . [📝 Simone Pierini #Ilmessaggero] #guerra #russia #putin #blackout #nato ♬ Dramatic Military - Faid rafanda

La strategia russa

Secondo quanto dichiarato nelle scorse settimane a Bloomberg da Martin Herem, comandante delle forze di difesa estoni, «la Russia stia imparando e testando le capacità di disturbo delle comunicazioni. Mosca ha mostrato le sue capacità di guerra elettronica non solo in Ucraina e nei paesi baltici». Dana Goward, presidente della Resilient Navigation and Timing Foundation, che sostiene la sicurezza del GPS, ha scritto in un editoriale per Breaking Defense: «Tali disturbi rappresentano un rischio per migliaia di aerei commerciali».

Cosa sta succedendo nel Nord Europa?

Dopo le attività di inizio anno del Jammer con base a Kaliningrad, che ha oscurato per diverse ore i gps dell'area che circonda il corridoio di Suwalki, con particolare attenzione alla Polonia, i russi avrebbero prima preso di mira i Baltici, numerose segnalazioni in Estonia, per poi allargarsi fino alla Norvegia.  In questi giorni infatti iutti i paesi dell’Europa settentrionale confinanti con la Russia segnalano diffusi ingorghi nelle comunicazioni che potrebbero rappresentare un rischio sia per il trasporto marittimo che per l’aviazione. L'intensa attività di disturbo sarebbe avvenuta in almeno 44 giorni da inizio anno, con cadenza quasi quotidiana e con sempre più evidenza. A riverlarlo è l'Autorità norvegese per le comunicazioni. «Da quest'anno fino al 22 febbraio si sono registrati disturbi nello spazio aereo sopra il Finnmark in 44 giorni», dice al Dagens Næringsliv l'ingegnere Nicolai Gerrard. 

Le prime avvisaglie

L’Autorità norvegese ha ammesso di aver notato le prime avvisaglie sin dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Man mano che passavano i mesi le segnalazioni si sono intensificate. Questi i dati: nel 2022 ci sono stati 122 giorni di disturbi ai Gps che hanno colpito l'angolo nord-orientale della Norvegia, nel 2023 si è saliti a 294 giorni. Nel 2021, prima che Putin ordinasse a decine di migliaia di truppe di attaccare l'Ucraina, si era toccato un massimo di 18 giorni. Le notifiche di queste attività sospette provengono dai piloti degli aerei di linea SAS, Norwegian e Widerøe, a cui si aggiungono le ambulanze aeree civili che volano dentro e fuori dall'aeroporto di Kirkenes e gli aeroporti più piccoli lungo la costa del Finnmark, come Vadsø, Vardø, Båtsjord, Berlevåg e Mehamn. 

Le attività nel Mar Baltico

Dalla fine dello scorso anno, anche la regione del Mar Baltico ha registrato un forte aumento dei disturbi Gps, sia in termini di frequenza che di dimensioni delle aree interessate. L'esercito russo ha attivato il jamming attorno agli aeroporti del paese come contromisura per fermare gli attacchi dei droni ucraini. Alcuni dei disordini riscontrati nelle regioni di confine sono causati da tali interferenze, mentre altri disturbi sono mirati più deliberatamente allo spazio aereo dei paesi vicini.

I pericoli

Il disturbo del Gps riduce la precisione del posizionamento e, in caso di forti interferenze, potrebbe anche far perdere completamente la posizione dei ricevitori nella cabina di pilotaggio degli aerei civili. Sia la polizia che le autorità nazionali hanno precedentemente dichiarato al Barents Observer che il disturbo russo che colpisce la regione del Finnmark mette a repentaglio la sicurezza pubblica. «Dipendiamo dai segnali Gps per individuare rapidamente le aree con persone scomparse in condizioni meteorologiche estreme, come accade oggi», ha detto al Barents Observer il vice capo della polizia del distretto di Finnmark Trond Eirik Nilsen.

Le origini

È stato nel 2018, contemporaneamente all'esercitazione Nato Trident Juncture in Norvegia, che sono state segnalate le prime interruzioni dei segnali Gps nella regione del Finnmark. Disordini simili sono stati segnalati nella Lapponia finlandese. Sia le autorità norvegesi che quelle finlandesi hanno rintracciato la fonte del disturbo nella penisola russa di Kola. Nelle prossime settimane, l’esercitazione Nato su larga scala Steadfast Defender si sposterà verso nord, mentre la Nordic Response a guida norvegese si svolgerà nelle aree di confine con Svezia e Finlandia sopra il Circolo Polare Artico.

Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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