Gli Stati Uniti sono sotto shock per la strage alla scuola elementare di Uvalde, in Texas. Diciannove bambini e due adulti, di cui un insegnante, sono stati uccisi a sangue freddo in classe da un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos.
La legge sulle armi di Abbott
Il provvedimento, entrato in vigore lo scorso primo settembre, consente a chiunque abbia più di 21 anni di detenere e portare per strada e in tutti i luoghi pubblici un'arma senza licenza, controlli e addestramento, a meno che non sia un pregiudicato o sia soggetto a particolari restrizioni legali. Una misura che ha fatto gridare allo scandalo le organizzazioni contro le armi ma fortemente voluta da Abbott, un fedelissimo di Donald Trump e fervente sostenitore del secondo emendamento della costituzione sul diritto all'autodifesa.
Il tweet del 2015: «Comprate più armi»
«Sono imbarazzato. Il Texas è solo al secondo posto per gli acquisti di nuove armi dietro alla California. Texani aumentiamo la velocità». È il tweet del 2015 del governatore del Texas Greg Abbott, rispuntato in queste ore dopo la sparatoria alla scuola elementare di Uvalde. La partecipazione di Abbott è attesa venerdì a Houston nell'amgito dll'assemblea annuale della National Rifle Association, la potente lobby delle armi americana.
Le lacrime di Biden: «Possiamo e dobbiamo fare di più»
Evidentemente scosso e con le lacrime agli occhi, Joe Biden si rivolge agli americani e al Congresso e chiede un'azione sulle armi. «Possiamo e dobbiamo fare di più. È il momento di trasformare il dolore in azione» e di affrontare la lobby delle armi, afferma Biden appena rientrato dal suo viaggio in Asia e con a fianco la First Lady Jill Biden vestita tutta di nero. Parlando dell'ennesimo «massacro» il presidente si definisce «stanco e arrabbiato» e si rivolge direttamente agi americani: «Perché vogliamo vivere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l'amor del cielo dov'è la nostra spina dorsale?». Da qui l'appello a norme di buon senso sulle armi affinché tragedie come questa possano essere evitate. «Non venitemi a dire che non possiamo avere un impatto su queste carneficine», aggiunge. Gli fa eco la vicepresidente Kamala Harris: «Quando è troppo è troppo, ora bisogna agire».