Cancro prostata, il nuovo studio sulla radioterapia: «Trattamenti ridotti del 75%»

Le dosi, spiega lo studio internazionale, potrebbero essere ridotte di tre quarti, il che significa che sono sufficienti cinque dosi più elevate, invece delle circa 20 fornite ora nel trattamento standard in Uk

Sabato 30 Settembre 2023
Cancro alla prostata, il nuovo studio sulla radioterapia: così può essere ridotta del 75%

Un nuovo studio sulla radioterapia contro il cancro alla prostata accende la speranza di trattamenti meno lunghi e meno invasivi.

Le dosi, spiega lo studio internazionale, potrebbero essere ridotte di tre quarti, il che significa che sono sufficienti cinque dosi più elevate, invece delle circa 20 fornite ora. La ricerca ha coinvolto quasi 900 uomini con cancro alla prostata a medio rischio. Il ricercatore capo, il professor Nicholas van As del Royal Marsden Hospital, ha affermato che i risultati sono stati «eccezionali» per i pazienti. Prostate Cancer UK ha affermato che la scoperta ha il potenziale per far risparmiare tempo e denaro al servizio sanitario nazionale, pur offrendo agli uomini i migliori risultati.

I risultati

Ciò significa che a migliaia di uomini potrebbero essere somministrate dosi maggiori di radioterapia ad ogni visita ospedaliera, ma complessivamente di numero minore. Lo studio ha rilevato che dopo cinque anni, il 96% degli uomini che avevano ricevuto cinque dosi di radioterapia avevano sconfitto il cancro, rispetto al 95% di quelli che avevano ricevuto almeno 20 dosi di radioterapia standard. Gli effetti collaterali, come la necessità di urinare più spesso, erano bassi in entrambi i gruppi. I risultati principali dello studio PACE-B saranno pubblicati alla conferenza dell’American Society for Therapeutic Radiation and Oncology (Astro) a San Diego.

La terapia 

A un paziente intervistato dalla Bbc è stato diagnosticato un cancro alla prostata nel 2014 dopo un esame del sangue che ha mostrato che i suoi livelli di antigene prostatico specifico (PSA) erano aumentati. «Non avevo alcun sintomo, quindi è stato uno shock scoprire di avere il cancro», ha raccontato. È stato curato al Royal Marsden come parte dello studio utilizzando Cyberknife, una macchina robotica per radioterapia, e ha effettuato tutte e cinque le sessioni nella stessa settimana e non ha ricevuto terapia ormonale.

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«Il trattamento è stato abbastanza semplice. Non ci sono stati effetti collaterali e tutto si è risolto molto rapidamente, permettendomi di continuare a vivere pienamente la mia vita. Sono stato trattato così rapidamente che è difficile venire a patti con il fatto di aver mai avuto il cancro». 

Dosi risparmiate

Il professor van As ha affermato di aspettarsi che il servizio sanitario nazionale «adotti rapidamente» il trattamento a dosaggio inferiore.

«In tutto il sistema sanitario nazionale si tratterà di centinaia di migliaia di dosi di radioterapia che verranno risparmiate. E in un sistema che è abbastanza sotto pressione, è di certo una buona notizia». Nel Regno Unito, 20 dosi di radioterapia sono il trattamento standard, ma in altri paesi come gli Stati Uniti si utilizzano fino a 40 dosi.

Gli effetti collaterali della terapia ormonale

Un altro elemento chiave dello studio è stato che a nessuno degli 874 uomini è stata somministrata alcuna terapia ormonale per bloccare il testosterone, un fattore che causa il cancro alla prostata. La terapia ormonale ha molteplici effetti collaterali tra cui grave stanchezza, vampate di calore e diminuzione della libido.

Simon Grieveson, vicedirettore della ricerca presso Prostate Cancer UK, ha dichiarato: «È fantastico vedere che questo nuovo tipo di terapia multi-fascio sembra essere altrettanto efficace della radioterapia tradizionale e potrebbe aiutare gli uomini a essere curati più rapidamente e con tempi molto più brevi. meno visite in ospedale»

Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 21:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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