Borse, venerdì nero per i mercati europei

Venerdì 17 Aprile 2015
Borse, venerdì nero per i mercati europei
Si intensificano le vendite a Piazza Affari e nel resto dell'Europa a metà seduta dopo un avvio migliore. Gli analisti citano, come probabile causa di questo brusco peggioramento, le nuove regole del Governo cinese sulle vendite allo scoperto. Non aiuta l'acuirsi delle tensioni sulla Grecia, che sta tornando ad essere fonte di preoccupazione in scia allo stallo nelle negoziazioni con i creditori. A peggiorare il sentiment è stato l'allarme liquidità lanciato dal Ministro delle Finanze ellenico Varoufakis.



Sul mercato dei cambi l'euro risale sul dollaro fino a 1,082 dopo l'aumento a sorpresa dei sussidi alla disoccupazione Usa che sembra confermare l'attuale pausa di riflessione dell'economia statunitense.



Tra le commodities, invece, l'Oro si porta a 1.204 dollari l'oncia mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde lo 0,74% a 56,29 dollari al barile nonostante le ultime rilevazioni dell'Opec.



L'incertezza sulla Grecia e la contestuale corsa degli investitori ai Bund tedeschi continua a far salire lo spread fra Btp e bund, che si attesta a 142 punti base, con un incremento di 13 punti base, mentre il rendimento del Btp decennale è pari all'1,47%.



Tra i mercati del Vecchio continente, Francoforte, Parigi e Londra cedono intorno all'1%. Male la Borsa milanese, con l'indice guida Ftse Mib che sta cedendo il 2%.



Tra le poche blue chip positive a Piazza Affari, bene Snam e Yoox. Le vendite si concentrano invece su Azimut, che oggi ha annunciato il completamento dell'acquisto della controllata in Turchia, UnipolSai, che ha ceduto l'intera partecipazione in Sorin, e sulle banche.



Tra le peggiori si segnala Ubi Banca. Scivola le marce Fiat Chrysler Automobiles, inizialmente in bella mostra dopo l'assemblea degli azionisti e la rivoluzione del sistema retributivo negli impianti italiani.



Ultimo aggiornamento: 20:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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