Spending review, Cgil: è attacco a settore pubblico e welfare

Martedì 18 Marzo 2014
Susanna Camusso
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La Cgil si aspettava dalla spending review, la cui finalit sempre pi fondamentale, qualcosa di meglio e di pi, ovvero una maggiore lotta agli sprechi reali e non l'ennesimo attacco al sistema pubblico e del welfare. Lo afferma il responsabile dei Settori pubblici di corso d'Italia, Michele Gentile, in merito alla bozza del rapporto del commissario per la revisione della spesa pubblica, Carlo Cottarelli, sollecitando il governo ad avviare un confronto con le parti sociali.



Attacco al settore pubblico. La critica del sindacato parte dal fatto, osserva il dirigente sindacale, «che sarebbe molto interessante avere conoscenza delle fonti e dei 'ragionamenti' in base ai quali, secondo il commissario, vi sarebbero 85 mila esuberi tra i dipendenti pubblici, 'compensabili' con il blocco completo del turn over. Il tutto come se parlassimo di oggetti indistinti e non di professionalità e di competenze utili». Per Gentile, infatti, questi numeri «sembrano costruiti solo per fare teoremi e non per affrontare e risolvere problemi, così come ad esempio lo scioglimento di alcune amministrazioni pubbliche. Tra queste l'Aran, forse perché Cottarelli pensa che non vi debba essere più il rinnovo dei contratti collettivi per i dipendenti pubblici? O il Cnel, la cui dismissione, che non condividiamo, deve passare attraverso una modifica della Costituzione. Solo due esempi ma, dalle cose che si leggono, in vari punti del piano di revisione ci si ritrova nella stessa situazione».



Concertazione. Quindi «attendiamo che il governo convochi le parti per capire se le proposte di Cottarelli sono le stesse dell'esecutivo. In quella sede - conclude Gentile - presenteremo le nostre proposte contro gli sprechi, per una spesa pubblica efficace e fonte di moralizzazione e di crescita».
Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 11:12

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