Superbonus 110, spunta la sanatoria: stop alle sanzioni per chi non termina i lavori

Sabato 23 Dicembre 2023, 00:14 - Ultimo aggiornamento: 12:24

LA PRUDENZA

«Sul Superbonus», ha detto ieri il ministro, parlando a margine del voto di fiducia sulla manovra, «non è che viviamo su Marte, stiamo aspettando le ultime proiezioni per quanto riguarda il costo. Abbiamo un problema di tenuta dei conti pubblici da cui poi facciamo discendere le decisioni». «Ogni mese di Superbonus - ha aggiunto - ci costa 4,5 miliardi, che è esattamente quanto abbiamo stanziato in aumento per la sanità per tutto l’anno per il 2024. Ogni mese di proroga si mangia esattamente lo stanziamento per la sanità. Se non si capisce questo, non si fa un ragionamento onesto». Una prudenza, quella di Giorgetti, dettata probabilmente anche dalla necessità di contenere le spinte alla richiesta di una proroga dei lavori per il 2024 che ancora arrivano da alcune componenti della maggioranza di governo come Forza Italia.
Ieri il capogruppo al Senato degli azzurri, Maurizio Gasparri, si è rivolto direttamente al ministro dell’Economia. Sul Superbonus, ha detto, «chiediamo con FI, lo chiediamo a Giorgetti, una transizione per chi sta a metà del guardo ma non c’è dubbio che quella pagina va chiusa, la transizione siamo certi si gestirà». Ma più che una proroga, è probabile che nel decreto del 28 dicembre sia dia seguito al Sal straordinario, che permetterebbe di fatturare al 110 per cento tutti i lavori effettuati nel 2023, a prescindere dalla percentuale di realizzazione dell’intervento complessivo realizzata. Una misura che darebbe un po’ di respiro a 200 mila famiglie che vivono nei circa 30 mila condomini che, per dirla con Gasparri, sono rimasti a metà del guado.

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