Il riordino del calendario
Un altro fronte su cui interverrà la riforma è il calendario fiscale. La promessa, sulla scia delle richieste delle associazioni di professionisti, è di razionalizzare le scadenze che attualmente segnano il calendario del fisco italiano, circa 1500. Un’ipotesi è quella di anticipare le dichiarazioni dei redditi prima dell’estate, a maggio e giugno (oggi la scadenza per il 730 è il 30 settembre, mentre quella per il modello Redditi è il 30novembre), in modo da concentrare in questa fase il versamento delle imposte legate alla dichiarazione. D’altra parte, l’intenzione è quella di “liberare” da tutte le scadenze fiscali il mese di agosto. La bussola del governo, nella revisione del calendario, è comunque quella di coinvolgere i titolari di partite Iva nel processo di semplificazione. Su questo fronte potrebbero intervenire il prossimo anno uno o più testi unici.