Aumenti di stipendio: differenze tra lordo e netto
Per capire la differenza tra beneficio lordo e beneficio netto basta ricordare che il contributo previdenziale a carico del dipendente viene trattenuto dalla sua retribuzione prima dell'applicazione dell'Irpef: su questa voce insomma non sono dovute imposte. Ma se il contributo è poi ridotto, la somma "liberata" viene sottoposta a Irpef e quindi si assottiglia in termini netti. L'aliquota contributiva era pari originariamente al 9,19 per cento, che dopo la legge di Bilancio si è ridotta al 6,19 per per gli stipendi fino a 1.923 euro mensili (taglio di tre punti) e al 7,19 per quelli tra 1.923 e 2.692 euro (taglio di due punti). Con il decreto Lavoro sono stati "esonerati" altri quattro punti per tutti.