Successioni e donazioni, ecco come cambiano. Arriva la precompilata, imposta unica e nuove norme sui patti di famiglia

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Lunedì 8 Aprile 2024
Successioni, arriva la precompilata. Imposta unica e nuove norme sui patti di famiglia, ecco cosa cambia

L’obiettivo del governo è duplice: da un lato semplificare gli adempimenti (fiscali in primis) previsti dal diritto di famiglia e la vita di eredi e imprese impegnate su operazioni complesse come successioni o donazioni. E in quest’ottica si potranno ridurre tempi e passaggi burocratici con una dichiarazione autocompilata.

Dall’altro, sempre il governo prova a rafforzare la continuità e il controllo aziendale in quelle realtà - che restano il nucleo fondante dell’economia italiana - rette da un azionariato di stampo familiare.

IL TESTO

Questa mattina in Consiglio dei ministri - lo stesso che discuterà il Def - è atteso un nuovo decreto attuativo della delega fiscale per regolare, a eccezione dell’Iva, le imposte indirette. Un testo che spazia tra gli adempimenti tributari su successioni, donazioni, patti di famiglia, trasferimenti societari, trust fino alle imposte per bollo, di registro, ipoteca e tributi speciali catastali. Per i quali si apre a un tributo unico.

DETASSAZIONE

Proprio nell’ottica di rafforzare il controllo (sia finanziario sia operativo) sulle imprese familiari tra le diverse generazioni, il governo ha deciso di estendere la detassazione a tutti i trasferimenti di asset attraverso donazioni e patti di famiglia. Di conseguenza, rientrano in questa agevolazione, il passaggio dell’intera proprietà, delle quote di controllo, di quelle per rafforzare il controllo stesso, comprese quelle di minoranza: indipendentemente se siamo di fronte a società di capitali o a società di persone. Ma chi eviterà di pagare l’aliquota del 4 per cento sull’ammontare del bene sopra la franchigia di un milione di euro, dovrà proseguire «l’esercizio dell’attività d’impresa per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento». Quindi impegnarsi a non vendere prima.

IL MODELLO

Queste norme servono anche per superare una serie di contenziosi nati con l’Agenzia delle entrate, che avrebbe lamentato poca chiarezza nelle disposizioni in vigore. Sempre sul fronte del diritto di famiglia, la dichiarazione per la successione potrà essere inviata con un modello che ricorda l’autocompilazione: per via telematica, ma soltanto se non si risiede all’estero, e ottenendo l’autoliquidazione delle imposte. Cioè «senza attendere la liquidazione e l’invio del relativo avviso da parte dell’ufficio dell’Agenzia delle entrate». 
Novità anche sul fronte dei trust in ottica successoria e testamentaria. Sul fronte fiscale, rientrerà anche questo strumento a pieno titolo. Per quanto riguarda quelli stretti con patti di famiglia, se il disponente del trust è residente nello Stato «al momento della separazione patrimoniale» si pagano le tasse in relazione a tutti i beni. Invece, chi non è residente in Italia, versa le imposte soltanto su «beni e diritti trasferiti al beneficiario» esistenti nel territorio italiano. Le franchigie e le aliquote si calcoleranno «in base al rapporto di coniugio o di parentela». Stangata «se i beneficiari non sono individuati»: in questo caso si applica l’aliquota più alta. Detrazione, invece, per le imposte pagate all’estero per le donazioni.

TRIBUTO UNICO

Per quanto riguarda imposta di bollo, tasse e tributi sul fronte ipotecario e catastale, il governo guarda a un tributo unico, «eventualmente in misura fissa». Questa razionalizzazione riguarderà l’imposizione sui «trasferimenti a titolo oneroso di aziende o di rami di azienda», gli atti di divisione, le rendite vitalizie, «gli atti di trasferimento di diritti edificatori», la tassazione su contratti preliminari, atti diplomatici e consolari. Più in generale, per facilitare le modalità di pagamento dei tributi ed efficientare i sistemi di riscossione, viene previsto «l’utilizzo dei mezzi elettronici di pagamento».

FORFETTIZZAZIONE

Tra gli obiettivi della delega fiscale anche quello di semplificare l’accesso alle principali banche date. Si guarda a una più generalizzata forfetizzazione del tributo dovuto per la consultazione ipotecaria, eliminando per esempio «la misura impositiva graduale legata al numero di formalità contenute nell’elenco sintetico prodotto in sede di consultazione». Gratuita invece la consultazione ai servizi informatici catastali: quindi per ottenere le visure ma per via telematica.

LE SEMPLIFICAZIONI

Da registrare poi una serie di semplificazioni catastali per gli eredi in seguito al decesso del familiare, precedente titolare del bene e iscritto al catasto in qualità di detentore «di diritti reali di usufrutto, uso e abitazione». In questo caso, per le volture necessarie per aggiornare i dati non si dovranno più pagare tributi speciali come l’imposta di bollo, mentre l’aggiornamento sarà effettuato d’ufficio dall’Agenzia delle entrate.

Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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