Superbonus, ecobonus, bonus giardino, mobili e barriere architettoniche: tutte le agevolazioni per ristrutturare casa

Martedì 29 Agosto 2023
Superbonus, ecobonus, bonus giardino, mobili e barriere architettoniche: tutte le agevolazioni per ristrutturare casa

Non solo Superbonus. Sono diverse le agevolazioni che i contribuenti hanno per avviare lavori edilizi e ristrutturare la propria casa. Dal bonus ristrutturazione al Sismabonus, dal bonus barriere architettoniche a quello per i mobili.

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Dopo che proprio contro i bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2 (compreso il bonus facciate), la premier Giorgia Meloni ha elaborato la sua offensiva più ficcante durante il primo consiglio dei ministri post pausa estiva - sottolineando che «noi dobbiamo occuparci di coloro che, per queste norme, ora rischiano di trovarsi per strada», tradotto: facciamo in modo di trovare più risorse possibile - ecco un quadro delle agevolazioni a cui si può potenzialmente accedere nel corso di quest'anno e del prossimo, il 2024.

Bonus ristrutturazione

Consentendo al contribuente di accedere a una detrazione del 50% su tutte le spese sostenute per i lavori di manutenzione sia ordinaria sia straordinaria.

L'agevolazione è prorogata fino al 2024. Prevede un tetto massimo di spesa: 96mila euro per ogni unità immobiliare.

Il Bonus ristrutturazione permette di intervenire - e anche sostituire - su infissi, tetti, serramenti, persiane. E consente anche al contribuente di modificare materiale e tipologia degli infissi.

Ecobonus

Riguarda i lavori di efficientamento energetico degli edifici. Prevede detrazioni del 50% o del 65%, con massimali e percentuali che variano a seconda della tipologia dei lavori effettuati. Consente di coibentare e/o sostituire pavimenti, finestre e infissi. O anche installare impianti fotovoltaici, cambiare impianti di climatizzazione.

Attivo fino alla fine del 2024, per ottenere l'Ecobonus bisogna presentare comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla conclusione degli interventi. Dopo diecembre 2024 l’aliquota scenderà al 36% per un tetto di spesa di 48mila euro per ogni unità immobiliare (al momento la spesa massima è stabilita in 60mila euro).

Sismabonus

Prevede una detrazione fiscale per i lavori di riduzione del rischio sismico dell’abitazione. Si può accedere a un’aliquota che va dal 50% all’85% in base a vari fattori stabiliti dal valutatore alla tipologia di lavori effettuati, con requisito di base stabilito nel miglioramento della classe "sismica" dell’immobile. 

Si può chiedere fino al 31 dicembre 2024. Prevista nel tempo una decrescita graduale dell’aliquota.

Bonus mobili

Altro capitolo è quello del Bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Può accedervi il proprietario di un immobile che stia facendo lavori di ristrutturazione. Consente una detrazione Irpef al 50%. Si può chiedere fino alla fine del 2024. Ma attenzione: l’importo massimo che si può avere è decrescente. Di 8mila euro per il 2023, di 5mila euro per il 2024. L’agevolazione deve essere inoltre “spalmata” in 10 quote annuali di pari importo.

Bonus barriere architettoniche

Dura fino al 2025 il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La detrazione prevista per questo tipo di interventi è del 75%. Nel novero rientrano tutte le spese sostenute per rimuovere ostacoli alla mobilità all’interno degli edifici, fino a un importo massimo variabile da 30mila a 50mila euro a seconda dell’edificio interessato. I contribuenti possono utilizzare l’agevolazione anche per lo smaltimento di vecchi impianti e la sostituzione di finestre degli appartamenti all’interno di un condominio.

Bonus giardino

Il Bonus verde (o Bonus giardino) consiste in una detrazione del 36% per le spese sostenute per la sistemazione a verde degli immobili. Il bonus è in scadenza a fine 2023 (per fare domanda). Tetto massimo di spesa consentito: 5mila euro a immobile.

L’aliquota del Bonus scende al 50% se i lavori sono effettuati su immobili a uso promiscuo. Anche in questo caso, la detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo a partire dall’anno in cui è sostenuta la spesa.

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