Superbonus e bonus: detrazioni dal 60% al 100%. I limiti Isee per migliorare l'efficienza energetica delle case: possibili novità in autunno

Si tratta con l'Unione europea per avere più risorse in cambio di ec-adeguamenti

Lunedì 24 Luglio 2023 di Mario Landi
Superbonus e bonus: dal 60% al 100% e i limiti Isee per migliorare l'efficienze energetica delle case. Gli scenari e chi ne ha diritto

Superbonus sempre meno super ma comunque interessanti soprattutto per chi vuole rendere più efficiente dal punto di vista  energetico anche per migliorarne la valutazione in vista degli adeguamenti, per quanto non immediati, richiesti dall'Europa. Molti bonus sono tuttavia legati all'entita dell'Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente), entità tarata verso il basso, il che taglia fuori molti dei potenziali interessati.

Le possibili novità sono attesa in autunno con la prossima Legge di Bilancio.  

Un nuovo bonus al 60%

Lo schema per i contributi per la riqualificazione energetica e antisismica punta su un’aliquota di detrazione pari al 60%, per una spesa massima di 100.000 euro da detrarre in 10 anni, destinato a tutti coloro che hanno una prima casa da rendere più eco efficiente.

Tra le novità un meccanismo progressivo dell'incentivo  che premia chi "scala" più classi energetiche (almeno due, meglio tre). E senza limiti legati all'Isee.

Il "tetto" del 100%

Il "tetto" più ambito, quello al 100% (ovvero quello che più si avvicina al defunto 110%) potrebbe essere riservato solo a chi ha un reddito Isee inferiore a 15.000 euro, un limite non da poco. Quanti sono i proprietari di abitazioni potenzialmente "efficientabili" che presentano questo Isee? Da un lato è giusto priviligiare i redditi più bassi, dall'altro è evidente l'intento del governo di fare i conti con le risorse disponibili.

Il quoziente Isee sarebbe tuttavia innalzato secondo i criteri del quoziente familiare già usati per il Superbonus. E dovrebbero riguardare adeguamenti  su immobili di classe energetica “G”, con obbligo di raggiungere la classe E entro il 2035.

Il caso dei condomini

Allo studio anche la possibilità di aiutare quegli immobili con più appartamenti e quindi più proprietari fra i quali non è sempre possibile trovare un accordo se qualcuno non dispone di fondi necessari per avviare il cantiere per il Bonus. Anche in questo caso il criterio dell'Isee tornerà determinante.

   

I fondi disponibili

In questi scenari "mobili" domina il tema del reperimento delle risorse in uno scenario che si presenta, non solo al memento, molto impervio:  in Italia vi sono almeno 7,7 milioni di edifici da adeguare secondo ciò che richiede l'Unione europea.

La trattativa con l'Unione europea

Almeno due i fronti contabili da tenere sotto controllo: il primo riguarda la scadenza dei Bonus e Superbonus già avviati e che coprono anche il 2024 assorbendo naturalmente risorse. Il secondo è quello che riguarda la trattative con l'Unione europea da cui ci si attendono risorse in cambio dei poderosi adeguamenti. Bisognerà patteggiare scadenze e tipi di efficientamento, vedi la trattativa sui motori termici, perché nella realtà l'obbiettivo previsto per ora per il 2035 è irraggiungibile in Italia e non solo. Un punto di contro andrà trovato. 

Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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