S&P, downgrade a CCC in aumento in Europa per rischi inflazione e rifinanziamento

Lunedì 22 Agosto 2022
S&P, downgrade a CCC in aumento in Europa per rischi inflazione e rifinanziamento
(Teleborsa) - Il conteggio degli emittenti con rating "CCC+" o inferiore è sceso a 52 al 30 giugno 2022, da 59 al 31 marzo a causa di numerosi declassamenti e di ritiri di rating per le entità interessate dall'imposizione di sanzioni legate al conflitto Russia-Ucraina, secondo un nuovo report di S&P Global Ratings. Oltre a questi ritiri legati al conflitto, anche due emittenti, la società di autonoleggio francese Europcar Mobility Group e il produttore tedesco di carbonio e grafite SGL Carbon, sono stati rimossi dal conteggio a causa di upgrade, dopo che sono stati in grado di migliorare le loro strutture di capitale.

Nonostante questo calo del numero di emittenti con rating "CCC+" e inferiore, aumenta la pressione al ribasso sugli emittenti corporate europei: cinque emittenti sono stati declassati nella categoria di rating "CCC" nel secondo trimestre, rispetto ai quattro nel primo trimestre, a causa di un mix di liquidità e rischio di rifinanziamento, insieme a una ripresa del mercato più lenta del previsto e crescenti pressioni inflazionistiche. CCC+ equivale a un rischio considerevole, mentre CCC è considerato estremamente speculativo.

La distribuzione dei rating speculativi rimane molto più debole rispetto a prima della pandemia, con la percentuale di emittenti con rating "CCC+" o inferiore in Europa elevata all'8,7%. "Ciò avviene in un momento in cui le condizioni di finanziamento si sono inasprite per molti emittenti con rating inferiore e la Banca centrale europea ha iniziato ad aumentare i tassi con l'obiettivo di contenere l'inflazione persistentemente elevata", sottolinea il report.

Sette emittenti su 10 hanno una liquidità insufficiente o debole, il che indica che le fonti di finanziamento a loro disposizione entro i prossimi 12 mesi corrispondono strettamente o sono al di sotto del loro previsto utilizzo di fondi. In quanto tali, questi emittenti dipendono fortemente dalla performance operativa o dalla liquidità aggiuntiva da fonti esterne, come l'accesso ai mercati dei capitali, la vendita di attività o le iniezioni di azioni da parte dei loro proprietari.

Il settore dei media e dell'intrattenimento è in testa per numero di emittenti con rating "CCC+" e inferiore in Europa, con il 10-40% dei quali a cui sono assegnate prospettive negative o implicazioni negative di CreditWatch.

Le insolvenze sono aumentate nel secondo trimestre e S&P prevede che il tasso di insolvenza raggiunga il 3% entro il 2023. Nel secondo trimestre del 2022 si sono verificate tre insolvenze in Europa, che hanno portato il tasso di insolvenza europeo di tipo speculativo all'1,1% al 30 giugno, 2022, dallo 0,7% al 31 marzo.
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