Reddito di cittadinanza, come cambia il sussidio nel 2023 (e da oggi via al pagamento degli assegni di febbraio)

Chi è occupabile continuerà a percepire gli importi fino a luglio

Domenica 26 Febbraio 2023 di Andrea Bulleri
Reddito di cittadinanza, come cambia il sussidio nel 2023 (e da lunedì via al pagamento degli assegni di febbraio)

Reddito di cittadinanza, addio. O quasi. A poche ore dall'arrivo dell'assegno di febbraio sulle carte dei percettori, comincia il conto alla rovescia per il sussidio voluto dal governo di Giuseppe Conte. Il Reddito, infatti, resterà in vita soltanto per pochi, come da programma elettorale del centrodestra. E come confermato nei giorni scorsi dal ministro del lavoro Marina Calderone: al posto dell'assegno ideato dai pentastellati, nel 2024 saranno implementate con gli stessi fondi «politiche attive e di accompagnamento al lavoro più rispondenti alle esigenze del mercato», ha detto il minisitro, senza anticipare i dettagli del provvedimento che vedrà la luce alla fine dell'anno. 

Reddito di cittadinanza, la riduzione

Quel che è certo, per il 2023, è che per chi è considerato «occupabile» il Reddito resterà in vita per sette mesi, ossia fino alla fine di luglio. Poi, addio sussidio. A rinunciare saranno per primi i percettori  che hanno tra i 18 e i 59 anni di età, e che all’interno del loro nucleo familiare non hanno minorenni, disabili e persone con più di 60 anni. Tutti loro in questi sette mesi dovranno seguire un corso di formazione, o di "riqualificazione" professionale, pena la perdita del sussidio. Secondo le stime del governo, i beneficiari coinvolti da questa riduzione saranno poco più di 400 mila persone. 

Non è tutto: perderanno il sussidio nel 2023 anche i beneficiari tra i 18 e i 29 anni che non abbiano completato la scuola dell'obbligo, ossia fino a 16 anni, a meno che non decidano di tornare sui banchi e completare il ciclo di studi. In tutto, si calcola che nel 2023 potrebbero perdere il sussidio circa il 38,5% dei beneficiari. 

Reddito di cittadinanza, i beneficiari

Una scelta obbligata, hanno ripetuto più volte da Palazzo Chigi. Innanzitutto perché la misura voluta dal governo giallo-verde costava troppo: 8 miliardi di euro la spesa per il sussidio nel 2022. E poi per il capitolo truffe, che avrebbero contribuito a sottrarre allo Stato parecchi miliardi in assegni indebitamente percepiti.  Lo scorso anno, secondo i dati Inps, hanno avuto accesso per almeno una mensilità al Reddito oltre 1 milione e 685mila famiglie, per un totale di 3 milioni e 662mila persone coinvolte. L'importo medio del sussidio è stato di 551 euro.

Intanto, per chi continua ad avere diritto all'assegno, l'importo del mese di febbraio verrà saldato tra lunedì e martedì. E potrebbero esserci sorprese, per molti: il rinnovo dell’Isee entro la scadenza del 31 gennaio 2023, infatti, potrebbe aver comportato un miglioramento o un peggioramento della situazione economica familiare, che andrebbe a determinare un aumento o una riduzione dell’importo.

Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 09:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA