Manovra, il governo passa il primo test: Standard & Poor’s conferma il rating

L'agenzia Usa non cambia il giudizio che resta «BBB/A-2» con prospettive stabili

Venerdì 20 Ottobre 2023 di Rosario Dimito
Manovra, il governo passa il primo test: Standard & Poor’s conferma il rating

Manovra promossa.

S&P conferma il rating dell’Italia a BBB/a-2 e l’outlook stabile. Il governo Meloni supera il primo test delle agenzie di rating. «Le prospettive stabili bilanciano la nostra visione di un consolidamento di bilancio più lento di quanto precedentemente previsto - si legge nel verdetto emesso ieri sera -, anche a causa dell’aumento dei pagamenti di interessi sull’ampio debito pubblico, con il significativo stimolo economico che i fondi Ue dovrebbero fornire».

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L’agenzia di rating nel confermare la sua scelta aggiunge: «la crescita economica rallenterà nel 2023 e nel 2024» e per il 2025 stima che il Pil torni sopra l’1%». Sul risanamento del bilancio S&P afferma che «sarà più graduale di quanto previsto in precedenza a causa del rallentamento dell’economia e dell’aumento dei pagamenti per gli interessi». 

Manovra promossa

Dopo la decisione di S&P, il 27 ottobre si attende il giudizio della canadese Dbrs che a maggio aveva promosso l’economia italiana dando un rating BBB High con trend stabile. Il 10 novembre arriverà Fitch che sempre a maggio aveva confermato il BBB con prospettive stabili. Infine il 17 novembre sarà il momento della decisione più importante: Moody’s. Il passaggio di ieri era uno degli ostacoli del governo Meloni sui mercati internazionali. Questi giudizi sono essenziali per il futuro. Nel 2024 ci saranno 480 miliardi di emissioni da parte del Tesoro, di cui 421 da rifinanziare (titoli in scadenza), per questo il giudizio delle agenzie di rating è importante. Moody’s già colloca i btp sull’ultimo scalino (Baa3) dei titoli sicuri, e definiva l’outlook negativo: un eventuale giudizio negativo, porterebbe il debito nella classificazione «non investment grade». 


«Abbiamo scritto una legge di bilancio correttamente impostata e a nostro giudizio troverà la valutazione onesta delle agenzie di rating che l’hanno letta e di certo non basano le loro valutazioni sul gossip e i titoli scandalistici», ha spiegato Giancarlo Giorgetti, che da tempo incontra con regolarità le agenzie di rating.
Secondo le regole generali un declassamento dei paesi avrebbe un effetto negativo sugli investitori in quanto lo statuto di alcuni grandi fondi internazionali, specie americani, come BlackRock vieta di avere in portafoglio titoli non investment grade. Ieri lo spread Btp-bund si è fermato a 202 pb (- 0,25%). 


La parola d’ordine di Giorgetti continua a essere: calma, responsabilità, serietà, il ministro del Tesoro sta convincendo i mercati sulla tenuta dei conti nonostante una manovra in deficit di 14 miliardi, i mercati. Eppure c’è da tener presente che ci sarà da sostituire la Bce sugli acquisti di bond. 


LA CACCIA
Secondo l’Ufficio bilanci del Parlamento (Upb) nel prossimo anno circa 145 miliardi, pari al 22,9% rispetto a quest’anno, è l’ammontare di Btp a caccia di sottoscrittori, a patto che le rate del Pnrr arrivino con puntualità e Francoforte, pur rallentando il piano di reinvestimento dei titoli in scadenza (Pepp), mantenga la tabella di marcia senza accelerare il ritmo, che è il timore di alcuni operatori.


Il passo indietro della Bce rientra nelle restrizioni della politica monetaria adottata da 15 mesi con una decina di rialzi di tassi allo scopo di contrastare l’inflazione che adesso però, alla luce del conflitto mediorientale, deve fare i conti con i timori di nuovi rincari del gas. La caccia ai compratori del nostro debito si apre su questi scenari che comprendono anche le privatizzazioni messe in cantiere dal governo.
 

Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 11:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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