Pensioni, aumenti aprile? Importi e nodo conguagli, la guida (con il calendario pagamenti)

Gli assegni inferiori a quattro volte il trattamento minimo (cioè fino a 2.101,52 euro) saranno adeguati al 100%

Domenica 26 Marzo 2023
Pensioni, aumenti aprile? Importi e nodo conguagli, la guida (con il calendario pagamenti)

Pensioni, aumenti nel mese di aprile. A breve saranno introdotte alcune novità riguardanti le pensioni, con il pagamento previsto per il 3 aprile, visto che l'1 cade di sabato. L'Inps ha comunicato di aver concluso tutte le attività di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, necessarie per il pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali nel corso del 2023.

La circolare INPS del 22 dicembre 2022, n. 135, fornisce tutti i dettagli sulle operazioni effettuate.

In base alla Legge di bilancio, le pensioni minime per gli over 75 dovrebbero essere almeno di 600 euro (rispetto ai 525 euro del 2022). Tuttavia, per coloro che hanno meno di 75 anni, l'assegno non raggiungerà i 600 euro e riceveranno un'altra rivalutazione (1,5%) sull'inflazione, con un assegno pari a 570 euro. Non tutti i pensionati avranno gli stessi aumenti, poiché l'importo dipenderà dal peso complessivo dell'assegno.

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Pensioni, non tutti hanno ricevuto gli aumenti a marzo

Gli assegni inferiori a quattro volte il trattamento minimo (cioè fino a 2.101,52 euro) saranno adeguati al 100%. Per chi riceve cifre mensili superiori, è previsto un aumento progressivamente inferiore, in base ai sei nuovi scaglioni. Nonostante l'aumento delle pensioni fosse stato promesso per gennaio, a causa di ritardi da parte dell'INPS, non si è ancora concretizzato. I pensionati si aspettavano di ricevere gli aumenti nel mese successivo, ma come segnalato da molti, questo non sta ancora accadendo.

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Pensioni, cosa accade ad aprile

L'INPS ha pubblicato una nota sul proprio sito istituzionale per ricordare che, insieme all'IRPEF mensile e alle ritenute IRPEF e all'addizionale comunale a titolo di acconto, nell'importo delle pensioni di aprile 2023 vengono trattenute anche le addizionali regionali e comunali relative all'anno 2022. Queste trattenute vengono effettuate nell'anno successivo a quello di riferimento e sono suddivise in 11 rate mensili.

Tuttavia, le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, così come le prestazioni che non sono soggette a tassazione per motivi particolari (ad esempio, la detassazione per residenza estera o per le vittime del terrorismo), non subiscono trattenute fiscali.

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Pensioni aprile, il nodo conguagli

L'Inps ha pubblicato una nota sul proprio sito istituzionale per ricordare che nell'importo delle pensioni di aprile 2023 vengono trattenute, oltre all'IRPEF mensile e all'addizionale comunale a titolo di acconto, anche le addizionali regionali e comunali relative al 2022. Tali trattenute vengono effettuate nell'anno successivo a quello a cui si riferiscono e sono spalmate in 11 rate mensili. Si precisa inoltre che le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, nonché le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni non subiscono trattenute fiscali.

L'Inps ha anche effettuato le operazioni di verifica tra l'ammontare delle ritenute operate e l'imposta effettivamente dovuta sull'ammontare complessivo delle somme corrisposte nel corso dell'anno d'imposta 2022, entro il 28 febbraio. Tale verifica ha comportato conguagli a debito o a credito per i pensionati. Nel caso di conguagli a credito, la somma che l'Inps deve restituire al contribuente è stata versata direttamente con l'assegno della pensione.

In caso di conguagli a debito, l'Inps procede al recupero delle somme in due modi diversi: per i pensionati con reddito di pensione annuo inferiore a 18mila euro e debito IRPEF di importo superiore a 100 euro, si procederà a recuperare il debito d'imposta rateizzandolo mensilmente sulle prestazioni pensionistiche in pagamento con rate di pari importo. Il recupero può essere effettuato al massimo in 11 rate. Per i pensionati con reddito di pensione annuo di importo superiore a 18mila euro o con reddito di pensione annuo inferiore a 18mila euro e con debito IRPEF inferiore a 100 euro, il debito d'imposta viene trattenuto direttamente sulle prestazioni in pagamento dal mese di marzo 2023. Poiché non è prevista alcuna rateizzazione, si procede al recupero di quanto dovuto in un'unica soluzione sui ratei di pensione. Nel caso in cui il rateo di pensione mensile non sia sufficientemente capiente per il recupero integrale del conguaglio di imposta a debito, il recupero prosegue sulle mensilità successive fino al recupero totale. Tutti i pensionati che abbiano subito la riduzione o l'azzeramento della pensione possono acquisire il dettaglio delle operazioni di calcolo tramite i servizi "MyInps" e "Cedolino della pensione", nella sezione dedicata ai conguagli IRPEF. Si precisa infine che le somme conguagliate sono state certificate nella Certificazione Unica 2023.

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Pensioni, il calendario dei pagamenti

Nel mese di aprile, i primi a ricevere la pensione saranno coloro che ricevono l’accredito tramite Poste Italiane. Per loro infatti i soldi saranno disponibili a partire da sabato 1 aprile. Mentre chi riceve l’accredito sul proprio conto corrente bancario dovrà attendere il primo giorno bancabile del mese, in questo caso lunedì 3. Dal primo aprile i titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dagli 8.000 Atm Postamat in Italia, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Invece i pensionati che preferiscono ritirare l’assegno o i contanti presso gli uffici postali dovranno seguire il calendario suddiviso in ordine alfabetico dei cognomi:

sabato 1 aprile (solo la mattina): lettera A – B;
lunedì 3 aprile: lettera C – D;
martedì 4 aprile: lettera E – K;
mercoledì 5 aprile: lettera L – O;
giovedì 6 aprile: lettera P – R;
venerdì 7 aprile: lettera S – Z

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 12:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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