Decreto Lavoro entra in vigore, dall'Assegno di inclusione alle assunzioni (grazie alla decontribuzione): tutte le misure

Venerdì 5 Maggio 2023
Decreto Lavoro entra in vigore, dall'Assegno di inclusione alle assunzioni (grazie alla decontribuzione): tutte le misure

Entra in vigore il Decreto Lavoro. Le misure (dall'Assegno di inclusione che prenderà il posto del Reddito di cittadinanza da gennaio 2024, all'ulteriore taglio di 4 punti del cuneo fiscale da luglio a dicembre di quest'anno, dai contratti a termine, fino alla sicurezza sul lavoro e agli indennizzi anche per i familiari degli studenti vittime di infortuni) sono arrivate in Gazzetta ufficiale dopo l'ok del Consiglio dei ministri il primo maggio.

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Le misure

Tra i 45 articoli anche l'innalzamento del tetto di esenzione dei fringe benefit (i bonus aziendali ai lavoratori che non vengono tassati) a 3mila euro, altri 4 miliardi per il 2024 al Fondo per la riduzione della pressione fiscale e gli sgravi per le assunzioni - fino a 145mila quelle ipotizzate - di chi percepisce l'Assegno di inclusione o il Supporto per la formazione e il lavoro.

Quest'ultimo è il nuovo strumento per le persone occupabili (18-59 anni) in povertà che non hanno diritto all'Adi che partirà da settembre prossimo prevedendo 350 euro mensili per massimo 12 mesi solo per chi parteciperà a corsi di formazione e qualificazione professionale.

 

Decontribuzione e assunzioni

L'obiettivo del governo è l'inclusione e l'occupazione. Possibili, secondo la relazione tecnica che accompagna il decreto, 65mila assunzioni, di cui 18mila con contratti a tempo indeterminato e 47mila a tempo determinato e stagionale, con la decontribuzione per chi assume i percettori dell'Assegno di inclusione. Altre 80mila per chi assume i percettori del Supporto per la formazione e il lavoro: per il 2024 se ne ipotizzano 25mila con contratti a tempo indeterminato e 55mila a tempo determinato e stagionali, che dal 2025 diventano 6mila e 13 mila rispettivamente. Il decreto stabilisce per le assunzioni a tempo indeterminato o di apprendistato, per 12 mesi, l'esonero del 100% dei contributi previdenziali, fino a 8mila euro l'anno. Si dimezza al 50% e fino a 4mila euro l'anno in caso di contratto a tempo determinato o stagionale.

Assegno di inclusione e Supporto per la formazione

La platea dell'Assegno di inclusione, rivolto alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over-60, è indicata in 733mila nuclei, per una spesa di oltre 5,48 miliardi nel 2024. Per il Supporto per la formazione e il lavoro i potenziali beneficiari sono 175 mila per una spesa di 122,5 milioni quest'anno, 322 mila persone per 1,35 miliardi l'anno prossimo. In campo incentivi anche per sostenere l'occupazione giovanile: si stima possano essere assunti 39mila under-30 Neet (ovvero che non lavorano, non studiano e non si formano) con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante, dal 1 giugno e al 31 dicembre di quest'anno. L'incentivo è pari al 60% della retribuzione, per un periodo di 12 mesi, per le nuove assunzioni in quei sette mesi.

Ma c'è anche una norma che riguarda il lavoro marittimo. Si parte da un dato: mancano oltre 1.100 lavoratori marittimi italiani (dagli ufficiali di macchina e di coperta agli operai fino ai cuochi e camerieri) disponibili all'imbarco rispetto ai fabbisogni delle imprese. Così per i traghetti (che trasportino passeggeri, auto, camion e rimorchi) si prevede una deroga temporanea all'obbligo di avere solo marittimi europei, per un massimo di tre mesi, per garantire l'operatività dei servizi e la continuità territoriale.

 

Le reazioni

Quello sul cuneo fiscale è «un segnale importante, che chiedevamo da tempo», afferma il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, secondo cui «la vera sfida» sarà «il taglio con la prossima legge di Bilancio». Non soddisfa la via degli sgravi per le assunzioni: «Io assumo chi mi serve, non assumo perché mi si dà lo sgravio. Se ci sono delle risorse, siano messe sul taglio delle tasse sul lavoro», rimarca Bonomi. Arrivano invece nuove critiche dai sindacati: la Cgil ritiene pericolosi gli interventi sulla "trasparenza algoritmica" che favoriscono le piattaforme. Per l'ex ministra Elsa Fornero non è tutto da demonizzare, ma ci sono misure «ammantate dal desiderio di rivalsa», ad esempio sul Reddito di Cittadinanza.

Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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