Colf o badante, il lavoro che ora piace ai giovani italiani. Su del 41% gli under 30 impegnati nel comparto

Sono oltre ventimila i contrattualizzati

Mercoledì 4 Gennaio 2023 di Giusy Franzese
Colf o badante, il lavoro che ora piace ai giovani italiani. Su del 41% gli under 30 impegnati nel comparto

Fino a un po’ di anni fa trovare una colf o una badante italiana era quasi un miracolo. Sotto i 40 anni poi neanche a parlarne. “Andare a servizio”, come si diceva un tempo, era diventata quasi una vergogna. Il Covid ha rivoluzionato anche questo. Nel 2021 oltre ventimila giovani italiani non ancora trentenni, per la stragrande maggioranza donne (83%), hanno accettato di lavorare come collaboratori domestici o come aiuto per gli anziani.

Dieci anni fa, nel 2012, non arrivavano a 14.000. Lo evidenzia il IV Rapporto annuale sul lavoro domestico, curato dall’Osservatorio Domina.

Il balzo (+41% rispetto al 2012) è avvenuto proprio nel 2020, quando con il Covid che imperversava lavorare “in un ambiente protetto” è diventato un vantaggio. Soprattutto - secondo i curatori del rapporto - è cambiato il modo di pensare: ora il lavoro domestico non è più “l’ultima spiaggia”, ma «un nuovo modo per entrare nel mondo del lavoro». 

IL PASSAGGIO

Visto il numero di ore settimanali impegnate e le retribuzioni medie l’approccio sembra essere: inizio a guadagnare qualcosa in attesa di un’occupazione diversa. La conferma viene da due dati: il 56% lavora meno di 19 ore a settimana (soltanto il 9% lavora almeno 35 ore a settimana); per la metà di questi giovani la durata del contratto non supera i 6 mesi. E così la retribuzione media annuale si aggira attorno ai 3.600 euro, solo il 6% supera i 10 mila euro. 

Le regioni con un maggior numero di domestici italiani sono quelle del Sud, con Calabria Sardegna e Sicilia ai primi posti e sopra la media nazionale del 7,1% del totale lavoratori domestici. Ma anche in Lombardia e nel Lazio gli under 30 che lavorano come colf e badanti sono in aumento (2.400 in Lombardia, 2.000 nel Lazio).
Se i giovani italiani non disdegnano più questo tipo di lavoro, negli ultimi anni invece si sono “decimati” i giovani stranieri. Erano più di 130.000 nel 2012, sono diventati 48 mila nel 2021. 

Stipendi colf e badanti, da gennaio su del 9 per cento. Lo spalma-rate non decolla

Nel frattempo al Ministero del Lavoro si è tenuto un nuovo incontro tra sindacati e associazioni datoriali del comparto per gli aumenti in base al caro-vita. Con l’inflazione galoppante quest’anno le famiglie si ritroverebbero a dover sostenere aumenti intorno al 9%. Una stangata, sostengono le associazioni datoriali. «Un allarmismo infondato» ribattono i sindacati. Se al prossimo confronto ministeriale, fissato per il 16 gennaio, le parti non troveranno un accordo scatterà l’aggiornamento automatico all’80% dell’inflazione.
 

Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 14:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA