Il decreto Aiuti bis da 15 miliardi è arrivato in tempi relativamente rapidi alla firma di Mattarella, ed è poi stato pubblicato in Gazzetta ufficiale.
La base imponibile
Resta da capire se la mano pesante dell’esecutivo porterà effettivi recuperi di gettito, dopo che in sede di assestamento di bilancio il ministero dell’Economia ha dovuto ridimensionare la previsione di entrata originariamente fissata a 10 miliardi. L’ammanco potrebbe dipendere oltre che dalla mancata volontà di adeguarsi di una parte dei contribuenti anche da una valutazione non univoca delle effettiva base imponibile. A questo proposito la relazione tecnica al provvedimento si limita a osservare che dalla nuova norma «potrebbero derivare potenziali effetti positivi di gettito che, tuttavia, in via prudenziale, non formano oggetto di quantificazione».
Un piccolo ritocco verso l’alto riguarda i benefit aziendali: si tratta delle somme riconosciute dai datori di lavoro ai dipendenti come forma di welfare aggiuntivo. Queste erogazioni sono esentasse fino ad una certa somma, che è stata portata a 600 euro (in precedenza si era parlato di raddoppiare l’attuale limite di 258 euro). Tra le voci ammesse rientreranno anche le somme concesse al lavoratore per il pagamento delle utenze di luce o gas. Viene portato a 600 milioni il fondo finalizzato ad assegnare anche ai lavoratori autonomi il bonus 200 euro pagato a luglio a dipendenti e pensionati. Lo stanziamento servirà appunto ad erogare 3 milioni di bonus, sempre con il tetto reddituale a 35 mila euro l’anno. Si stima che il beneficio arriverà a 430 mila coltivatori, a 859 mila artigiani, a 973 mila commercianti a 261 mila professionisti “esclusivi” iscritti alla gestione separata dell’Inps e ad altri 477 mila professionisti iscritti alle Casse professionali. E proposito di bonus 200 euro, lo riceveranno pure altre categorie di lavoratori precari che erano rimasti esclusi, tra cui dottorandi, assegnisti di ricerca e collaboratori sportivi. Inoltre riceveranno i 200 euro (sempre in base al tetto di reddito) anche a 50 mila neo-pensionati entro il primo luglio, che non avevano fatto in tempo a prenderli.