L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di euro 40mila.
Quando arrivano i pagamenti di marzo
Attesi i pagamenti dell'Assegno unico di marzo 2023, che avverrà in due tranche distinte: la prima entro il 15 marzo arriverà direttamente sul conto bancario per coloro che ne hanno diritto senza altri vincoli. Scatta invece
dal 27 marzo, sotto forma di integrazione, il pagamento sulla carta Rdc destinata ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
Gli arretrati
Arrivano gli arretrati dell'Inps.
Gli aumenti
L’importo dell’Assegno unico e universale viene determinato in base all’Isee eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi.
In particolare, è prevista: una quota variabile modulata in modo progressivo (si va da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 40mila euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità; una quota a titolo di maggiorazioni per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’Assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’Assegno al Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente la riforma.
Come controllare i pagamenti
Per tutto coloro che hanno diritto all'Assegno unico è possibile controllare l'avvenuto ricevimento del pagamento mensile. È sufficiente accedere alla sezione personale «Fascicolo previdenziale del cittadino» sul portale dell'Inps e successivamente cliccare sulla voce «Prestazione», poi sulla voce «Pagamenti» selezionando l'anno in corso.
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