Assegno unico, quando viene pagato: le date, il calendario e i nuovi importi con il ricalcolo (ma non per tutti)

Alcuni dei beneficiari potrebbero veder ridotto l'iimporto fino al minimo

Lunedì 13 Novembre 2023
Assegno unico, date e calendario di novembre I nuovi importi con il ricalcolo (ma non per tutti)

Assegno unico, in arrivo il pagamento di novembre.

L'Inps ha già individuato le date in cui verrà effettuato il versamento, e sono nella settimana appena cominciato. Alcuni dei beneficiari, però, potrebbero veder ridotto l'iimporto fino al minimo. Ecco la spiegazione.

Il calendario: quando viene pagato

L'assegno unico verrà pagato giovedì 16, venerdì 17 e lunedì 20. Queste date valgono per chi percepisce la somma da almeno un mese e per quelle famiglie che tra ottobre e novembre non hanno subìto alcuna variazione d'importo.

I controlli

In vista del conguaglio tra febbraio e marzo 2024, l'Inps sta cominciando a verificare le somme erogate nel corso del 2023 alle famiglie con figli a carico. E proprio da questi controlli potrebbero nascere delle difformità, causando cambiamenti nell'assegno. 

Chi rischia

Alcune famiglie, che percepiscono l'assegno unico sulla base di un Isee con difformità o omissioni, riceveranno la somma solo a fine novembre, con ogni probabilità tra lunedì 27 e giovedì 30.  

Gli importi ridotti al minimo

Se questi nuclei familiari non hanno ancora provveduto a inviare l'Isee corretto, potrebbero vedersi ridurre l'importo dell'assegno unico fino al minimo (54,10 euro) già a partire dal mese di novembre 

Cosa cambia nel 2024

E nel 2024 le cose potrebbero "peggiorare" ancora, perché in sede di conguaglio - a febbraio o marzo del prossimo anno - le somme che l'Inps ritiene siano state indebitamente percepite proprio per la mancata regolarizzazione dell'Isee potrebbero essere sottratte.

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Le novità da novembre

Fino a ottobre 2023 non ci sono stati problemi, ma a novembre parte il ricalcolo. E chi si trova in questa situazione vedrà l'assegno ridursi al minimo. Entro la fine dell'anno c'è la possibilità di regolarizzarlo, recuperando poi le somme non erogate tra novembre e dicembre.  

La scadenza

La scadenza per riparare a difformità o omissioni è il 31 dicembre 2023, allontanando anche il rischio delle trattenute a conguaglio nel 2024.

Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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