Assegno unico, aumenti con il secondo figlio. Da oggi i pagamenti di settembre: simulazioni e tabelle, ecco le quote

La novità principale è che il sussidio diventa "proattivo". Secondo i calcoli, si stima un incremento complessivo di circa 2.270 euro

Giovedì 14 Settembre 2023
Assegno unico, gli aumenti con il secondo figlio. Domani i pagamenti: ecco simulazioni e tabelle

Assegno unico, aumenti e pagamenti in arrivo. La novità principale è che il sussidio diventa "proattivo": una facilitazione per i neo-genitori in caso di nascita di un nuovo figlio con una maggiorazione per i terzi nati. Gli aumenti dunque potrebbero essere duplici: oltre all'adeguamento che scatta in automatico per l'inflazione, nella manovra potrebbe infatti trovare posto un ulteriore bonus per alcune famiglie. Per quanto riguarda invece i pagamenti, gli accrediti dell'Inps arriveranno il 15, il 18 e il 19 settembre.

Per i sussidi che hanno subito variazioni rispetto al mese precedente e quelli erogati per le nuove domande bisognerà attendere qualche giorno in più. Ecco tutte le novità.

 

Aumenti e secondo figlio

Nel caso di nascita del primo figlio o di integrazione del beneficio già percepito per altri figli a carico, da settembre 2023 Inps invierà comunicazioni email per invitare i neogenitori a presentare la domanda di Assegno unico e universale. La comunicazione sarà inoltrata tramite la Piattaforma di proattività, realizzata con i fondi del Pnrr, che riconosce la nascita di un figlio come evento abilitante per il diritto all’Assegno unico e universale. Per ricevere messaggi personalizzati dall’Istituto, gli utenti devono prestare il consenso, accedendo all’area MyINPS del portale e cliccando su “Vai ai tuoi consensi”. Nella sezione “Adesione ai servizi proattivi” è possibile prendere visione di tutte le informazioni sui servizi proattivi e aderire cliccando su “Acconsento”. La proattività verso i cittadini si colloca in un più ampio processo di semplificazione dell’attività amministrativa, finalizzato a rafforzare il rapporto di fiducia con gli utenti, tramite un approccio che anticipa e mira a soddisfare rapidamente le esigenze, prima che venga presentata una richiesta puntuale di prestazione.

 

I pagamenti

Il pagamento dell’assegno unico di settembre 2023 avverà dunque il 15, il 18 e il 19. L'accredito in queste date è per beneficiari del sostegno se quest'ultimo non abbia subito variazioni rispetto al mese precedente. I nuclei che, invece, ricevono un importo diverso rispetto al mese di agosto (per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare oppure che hanno presentato una nuova domanda) per vedersi accredita la somma spettante dovranno pazientare fino all’ultima settimana del mese. Nelle stesse date, inoltre, verrà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito. I beneficiari del conguaglio saranno avvisati tramite mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito Inps o rivolgendosi ad intermediari.

 

Requisiti

Chi lo riceve L'assegno è concesso su domanda e spetta dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni, mentre non ci sono limiti d’età per i figli con disabilità. Dallo scorso luglio sono state fornite date precise per il versamento per agevolare le famiglie che percepiscono la prestazione e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione. L’importo dell’assegno unico varia a seconda di : il valore Isee del nucleo familiare; il numero di figli a carico; eventuali maggiorazioni riconosciute. Per il 2023 l’importo base della prestazione per figlio senza alcuna maggiorazione va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di Isee o con un valore pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro. Secondo gli ultimi dati dell'Inps l’importo medio per richiedente è stato di 251 euro, pari in media a 158 euro mensili per figlio.

 

Calcoli e importi

Il portale Money a fare i calcoli. L'impatto di una tale maggiorazione sarebbe notevole: basti pensare che oggi una famiglia con Isee inferiore a 16.215 euro e due figli di cui uno appena nato percepisce su quest’ultimo un importo mensile di 189,20 euro, maggiorato del 50%, più un incremento di 91,90 euro, a fronte di una cifra complessiva di 375 euro. Questo per i primi 12 mesi, dopodiché - venendo meno la maggiorazione del 50% - scende a 281,10 euro. Laddove la maggiorazione del 50% dovesse essere estesa anche alle famiglie con due figli a carico, questa gioverebbe di almeno 94,60 euro in più al mese (al netto di altre rivalutazioni) per ulteriori 24 mensilità, con un incremento complessivo di circa 2.270 euro.

Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 20:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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