730 precompilato 2023, quando arrivano i rimborsi in busta paga? Novità su ex bonus Renzi e contributo per l'affitto

Due nuove circolari dell'Agenzia delle Entrate forniscono le istruzioni per Caf e contribuenti sulla dichiarazione dei redditi. Ma quando arrivano i rimborsi del 730 in busta paga?

Martedì 20 Giugno 2023 di Giacomo Andreoli
Compilazione modulo 730, la dichiarazione dei redditi

Nuove regole per la conservazione dei documenti per chi presenta il modello 730 precompilato, sul trattamento integrativo e per il nuovo bonus affitto per i giovani under 32. Sono le principali novità sulla dichiarazione dei redditi emerse dalle ultime circolari dell'Agenzia delle Entrate, pubblicate ieri, con le istruzioni per Caf e contribuenti. 

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Dallo scorso 11 maggio è possibile accettare, modificare ed eventualmente inviare il modello precompilato. Prima si manda, registrando tutte le spese, prima si ottengono gli eventuali conguagli. Si tratta della differenza tra quanto è dovuto al Fisco e quanto spetta.

I soldi si ottengono direttamente in busta paga o sul proprio conto corrente Iban. L'arrivo dei rimborsi, quindi, dipende dalla data di presentazione della domanda.

La dichiarazione dei redditi 2023

Dalle spese sanitarie a quelle per le ristrutturazioni passando per le rette scolastiche e molti altri oneri che danno diritto a sconti fiscali: oltre un miliardo e 300 milioni i dati ricevuti a sistema per predisporre i modelli di quest’anno e semplificare l’adempimento per i cittadini. Da quest’anno, inoltre, è possibile affidare la propria dichiarazione a un familiare o una persona di fiducia con una semplice delega online o in videocall.

730 precompilato, le novità sui documenti

Le circolari n. 14/E e la 15/E pubblicate dall’Agenzia delle Entrate contengono tutte le istruzioni su detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta. L’appuntamento con la maxi circolare è annuale ed è frutto del lavoro dell'Agenzia, ma anche della Consulta nazionale dei Caf.

La prima novità di quest'anno è sul modello 730 e i relativi documenti, a partire dagli scontrini, che devono essere conservati per cinque anni, quindi fino al 31 dicembre 2028 per eventuali accertamenti, modifiche o contenziosi. Documenti che, però, non si ha l'obbligo di esibire se si accetta del tutto il modello precompilato. Caf e professionisti sono poi esonerati dal conservare i documenti di supporto per la fruizione di detrazioni e deduzioni comunicate da terzi.

Se la dichiarazione dei redditi viene modificata si devono conservare tutti i documenti, tranne quelli che riguardano le spese sanitarie. 

Cosa cambia sul bonus affitto e l'ex bonus Renzi

Cambia poi il trattamento integrativo, l'ex bonus Renzi modificato dal governo Conte II prima e poi anche da quello guidato da Mario Draghi. I quasi 1.200 euro dal 1° gennaio 2022 dati in busta paga verranno riconosciuti a chi ha un reddito fino a 15mila euro. Chi è nella fascia 15mila-28mila, invece, per non vedersi i soldi sottratti dopo l'invio della dichiarazione dei redditi 2023 dovrà soddisfare questa condizione: la somma di alcune detrazioni deve superare il valore dell’imposta lorda.

Novità, infine, sulla detrazione dell’affitto per i giovani under 32, riconosciuta per i primi quattro anni dalla stipula del contratto. È pari al 20% del canone di locazione, fino a un massimo di 2mila euro e di valore non inferiore a 991,60 euro. Gli importi dovranno essere rapportati ai giorni nei quali l’immobile è stato adibito a residenza e la detrazione spetta se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro. Lo sconto, poi, vale anche per i contratti in essere al 31 dicembre 2021 sia per l'interno dell'immobile che per una sua parte.

Quando arrivano i rimborsi in busta paga: le date

I lavoratori dipendenti con un un sostituto d’imposta (cioè il datore di lavoro che trattiene una parte dello stipendio) ricevono i rimborsi nella busta paga che fa riferimento al mese dopo a quello dell'invio delle dichiarazioni dei redditi. Quindi se il modello 730 è stato presentato entro il 31 maggio, il rimborso arriva a luglio e così via fino alla scadenza del 2 ottobre (con i rimborsi che, in quel caso, arrivano a dicembre). Nei casi di giugno e luglio, poi, si può inviare la dichiarazione rispettivamente entro il 20 e il 15, per avere i rimborsi a luglio e settembre.

Anche per i pensionati i rimborsi, che vengono forniti direttamente negli assegni dall’Inps, arriveranno nel corso della seconda mensilità successiva all'invio. Discorso diverso, invece, per i contribuenti sprovvisti di un sostituto d’imposta. In questo caso i rimborsi verranno accreditati direttamente sul conto corrente del soggetto che ha presentato la dichiarazione dei redditi.

Il bonifico è effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, ma i tempi sono lunghi: per i rimborsi fino a 1.000 euro il pagamento arriverà a fine anno, se il rimborso è superiore a tale cifra, ma fino a 4.000 euro bisognerà aspettare anche marzo 2024.

Ultimo aggiornamento: 16:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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