Grecia, l'Eurogruppo ha trovato l'accordo. Borse in rialzo, lo spread crolla a 100 punti

Lunedì 13 Luglio 2015
Grecia, l'Eurogruppo ha trovato l'accordo. Borse in rialzo, lo spread crolla a 100 punti
1
L'accordo sulla Grecia sarebbe arrivato. Il premier belga Charles Michel ha scritto su Twitter un secco «Agreement», per segnalare il raggiungimento dello scopo dopo un eurosummit fiume nella notte.



La conferma è arrivata poi dal persidente della Ue, Donald Tusk: «Accordo unanime», ha twittato, «Tutto è pronto per il programma Esm per la Grecia con riforme serie e sostegno finanziario».



La riunione dei capi di Stato e di governo in sessione plenaria è quindi ricominciata per discutere l'accordo raggiunto. Anche fonti cipriote hanno indicato la stessa cosa. La riunione plenaria era stata interrotta diverse ore fa per permettere a gruppi ristretti di leader e diplomatici di stendere una bozza conclusiva di compromesso. Secondo una fonte la riunione finale dovrebbe potrebbe concludersi rapidamente.



Lo spread tra Btp e Bund, con l'accordo sulla Grecia, precipita a 117,4 punti, dai 135 dell'apertura. Il rendimento del titolo italiano è sceso al 2,11%. In flessione anche lo spread tra Bonos e bund, a 116, con il rendimento sul titolo spagnolo al 2,09%.



La Borsa di Milano apre la seduta in rialzo in scia alle anticipazioni di un accordo per la Grecia.
Il Ftse Mib guadagna lo 0,83% a 23.131 punti.




La riunione fiume della notte. Trenta ore, quindici dei ministri finanziari e quindici dei capi di Stato e di governo. Ecco i numeri dell'eurosummit di stanotte per cercare l'accordo. I governi dell'Eurozona erano profondamente divisi e nell'ultima riunione plenaria dopo una serie di riunioni ristrette, si è discusso su una bozza di compromesso.



Un progetto di conclusioni è stato predisposto da Merkel, Hollande, Tsipras e Tusk. Ma restano aperte varie questioni a partire dal ruolo del Fondo monetario internazionale nel terzo salvataggio e nella supervisione della politica economica greca e dalla creazione di un fondo in cui i greci dovrebbero trasferire attivi per 50 miliardi (ma i greci prevedono privatizzazioni solo per 7 miliardi) per garantire le privatizzazioni promesse. Dal testo di questo compromesso è saltato il riferimento a Grexit, a favore del quale si sono battuti per tutta la giornata di ieri Germania, Olanda, Finlandia, Slovacchia, i paesi baltici. Nel durissimo negoziato questo fronte si è scontrato con Francia, Italia, Portogallo e in parte Spagna. Il momento politico è altamente drammatico. Per il prestito ponte necessario a fronteggiare i pagamenti alla Bce (3,5 miliardi il 20 luglio) e altri successivi si dovrebbe ricorrere Efsm, cioè il meccanismo europeo di stabilità finanziaria istituito nel 2010 per fronteggiare la crisi ed è servito a finanziare i programmi di Irlanda e Portogallo.



È una lotta contro il tempo: oltre all'impatto sui mercati finanziari, la Bce deve prendere nelle prossime ore la decisione sulla fornitura di liquidità alle banche elleniche ed è proprio dagli istituti che può avviarsi il meccanismo di bancarotta. Non è un caso che Mario Draghi, presidente della Bce, abbia più volte sollecitato i capi di stato e di governo a riflettere sul rischio per a stabilità finanziaria della zona euro dell'uscita della Grecia dall'unione economica e monetaria. «Ho bisogno di una prospettiva credibile di accordo» per mantenere o anche aumentare la fornitura emergenziale di liquidità. Una delle condizioni per avere l'aiuto, che ora viene calcolato fra 82 e 86 miliardi di euro, è che il parlamento greco entro mercoledì approvi le leggi sulle misure economiche fondamentali a partire dalla riforma delle pensioni e dall'aumento dell'Iva.



Ciò aprirà per Tsipras un problema politico perchè ci si aspetta che non riesca ad avere la sua maggioranza e dovrà ricorrere a un allargamento del sostegno al governo. La bozza di compromesso sul tavolo dei capi di stato e di governo è durissima. Di fatto Atene tornerà ai tempi della Troika con un controllo invasivo e generalizzato sulle scelte pubbliche. Si tratta di un commissariamento al quale peraltro la Grecia era abituata fino al cambio di governo cinque mesi fa. Le misure economiche sono sostanzialmente le stesse di cui si parla da settimane e che in buona parte erano state bocciate dal referendum greco.



Fonti greche hanno indicato che il governo sarà in grado di presentare entro oggi o domani in Parlamento le misure. Il negoziato ha messo in luce lo scontro tra due visioni della convivenza degli Stati nella zona euro, evidenziato dallo scontro diretto fra Hollande e Merkel sulla gestione del dossier greco nelle ultime ore, due diversi sensibilità e posizioni sul rischio di Grexit sia per i suoi aspetti economico-finanziari che per i suoi aspetti geopolitici.




Ultimo aggiornamento: 10:37

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci