Gas, accordo da 400 miliardi:
Mosca rifornirà Pechino per 30 anni

Mercoledì 21 Maggio 2014
Vladimir Putin e Xi Jinping a Shanghai (foto Aly Song - Ap)
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Intesa storica sul gas fra Russia e Cina. Dopo anni di negoziato, Mosca e Pechino sono arrivati a un accordo che prevede una fornitura trentennale di gas russo alla Cina del valore di oltre 400 miliardi di dollari. A rivelare i dettagli sull'intesa è stato l'amministratore delegato di Gazprom, il colosso del gas russo Alexiei Miller, che tuttavia non ha rivelato il prezzo del metano: «è un segreto commerciale», ha detto.



Ieri il presidente russo Vladimir Putin, al termine del suo incontro a Shangai con il presidente cinese Xi Jinping, aveva parlato di «progressi significativi» nei negoziati per definire il prezzo del gas russo che sarà esportato nell'est della Cina attraverso un nuovo gasdotto dalla Siberia.



L'accordo è stato siglato alle quattro di questa mattina a Shanghai dai due colossi pubblici dell'energia: la russa Gazprom e la China National Petroleum Corp (Cnpc), alla presenza di Putin e Jinping. «Non è stato facile», ha ammesso un membro della delegazione russa in Cina, parlando con il quotidiano economico russo Vedomosti.



Secondo i termini del contratto la Russia fornirà gas alla seconda economia mondiale a partire dal 2018, con volumi che aumenteranno progressivamente «per arrivare al tetto di 38 miliardi di metri cubi all'anno».



Russia e Cina avevano iniziato a discutere nel 2004 di un accordo per la fornitura di gas. Il contratto firmato oggi si inquadra nella decisione sancita ieri da Putin e Xi per «una partnership di cooperazione complessiva nel settore dell'energia» fra Russia e Cina.



Il colpo d'acceleratore alla chiusura dell'accordo è dovuto in gran parte alla crisi intercorsa con l'Ucraina che minaccia le relazioni con i paesi dell'Unione europea grandi consumatori di gas russo.



Barroso a Putin: assicurare il metano alla Ue. «La fornitura di gas non deve essere interrotta, conto sulla Russia perché mantenga i suoi impegni, è responsabilità di Gazprom assicurare le consegne di gas come stabilito dai contratti con le società Ue». Lo ha scritto il presidente della Commissione Josè Barroso in una lettera a Putin. Barroso ricorda a Putin che nelle discussioni trilaterali tra Ue, Ucraina e Russia sulle forniture di gas si è già affrontata la questione del prezzo delle forniture all'Ucraina e il governo di Kiev si è detto pronto a pagare i debiti. «È imperativo che tutte le parti proseguano nel processo costruttivamente e si accordino perché il prezzo futuro rifletta le condizioni del mercato», precisa Barroso, secondo cui «finché le discussioni trilaterali sono ancora in corso il gas non deve essere interrotto».



Il presidente della Commissione ricorda anche a Putin che «la Ue si aspetta che la Russia attivi un sistema di allerta» che avverta con largo anticipo semmai le forniture dovessero subire interruzioni. «La Ue si aspetta che tutte le parti restino affidabili fornitori e partner di transito, perchè è anche nel loro interesse», conclude Barroso.
Ultimo aggiornamento: 18:02

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