Pensioni, la proposta della Lega: «Sì a quota 100 ma con almeno 64 anni. L'età resti agganciata alla speranza di vita»

Venerdì 30 Marzo 2018 di Andrea Bassi
Pensioni, la proposta della Lega: «Sì a quota 100 ma con almeno 64 anni. L'età resti agganciata alla speranza di vita»

Professor Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali, lei ha tra le altre cose scritto le proposte della Lega sulle pensioni: superamento della Fornero con la possibilità di lasciare il lavoro con quota 100 o 41 anni e sei mesi di contributi. In fin dei conti la vostra linea non è così distante da quella dei Cinque Stelle?
«Sulle pensioni le due proposte sembrano simili, ma poi dobbiamo guardare le tecnicalità».

Ossia?
«La riforma Fornero ha ereditato un 60% di cose che erano già state fatte dai governi precedenti, come l'adeguamento dell'età alle aspettative di vita, introdotto dal governo Berlusconi su proposta del Nucleo di valutazione delle spesa previdenziale».

Che lei guidava...
«Sì, abbiamo fatto la proposta ai due ministri e loro l'hanno accolta».

Quindi su questo non si torna indietro?
«No, l'adeguamento dell'età di pensionamento alla speranza di vita nella nostra proposta lo manteniamo. Così come altri aspetti positivi della Fornero non devono essere modificati, per esempio l'abolizione delle finestre mobili che imponevano di aspettare un altro anno una volta maturati i requisiti per poter uscire dal lavoro».

Cosa modificate allora?
«L'ingessatura fatta dalla Fornero».

In che modo?
«Chi ha almeno 64 anni di età e almeno 36 anni di contributi deve poter andare in pensione. Attenzione, però. La nostra quota 100 non può essere 63 anni di età e 37 di contributi, l'età minima prevista è di 64 anni. In pensione poi si dovrà poter andare con 41 anni e mezzo di contributi indipendentemente dall'età. Tutti i governi del resto, con le salvaguardie degli esodati, i lavori gravosi, l'Ape sociale, hanno percepito che il problema della Fornero era la sua rigidità».

A differenza della vostra proposta i Cinque Stelle vogliono il congelamento dell'aspettativa di vita. C'è possibilità di conciliare queste visioni?
«Noi non siamo suicidi. Se togliessimo questo stabilizzatore automatico andremmo incontro ad un'infrazione europea».

Il presidente dell'Inps Tito Boeri dice che le proposte di sostituzione della Fornero con quota 100 aumentano il debito previdenziale a carico delle nuove generazioni di 90 miliardi. È sostenibile?
«Secondo i nostri calcoli la proposta costa 50 miliardi in 10 anni, in pratica 5 l'anno. Ma sono coperti da una serie di risparmi, come l'abolizione dell'Ape sociale, un meccanismo discrezionale. Quello che invece Boeri non fa, e dovrebbe farlo come presidente dell'Inps, è un riferimento all'enorme espansione della spesa assistenziale. Ormai siamo a 150 miliardi netti di pensioni, cioè al netto delle tasse, e siamo arrivati a quasi 90 miliardi di spesa assistenziale».

Che significa?
«Che o siamo un Paese del Terzo Mondo, o se siamo un Paese del G8 è difficile mantenere questa cosa. Non è possibile che abbiamo 16 milioni di pensionati e più di otto milioni di questi sono parzialmente o totalmente assistiti. Vuol dire che più della metà dei pensionati non ha versato contributi nemmeno per 15 anni. Non esiste un Paese occidentale in cui la metà dei pensionati sono assistiti perché non hanno versato abbastanza contributi. E non voglio pensare quante di queste pensioni sono date ai malavitosi. Non puoi dirmi che in Calabria c'è il 50% di evasione fiscale e poi dirmi che c'è il 50% di famiglie povere. Devi dirmi che c'è davvero».

Proprio ieri l'Inps ha detto che il 70% delle pensioni sono sotto i mille euro. Ma mi pare di capire che la proposta fatta sia da M5S che da Forza Italia di aumentare le pensioni minime più o meno a questo livello non sia dal suo punto di vista percorribile.
«È folle. A Berlusconi abbiamo spiegato che le pensioni a mille euro, oltre ad essere insostenibili nel costo, distruggerebbero il sistema previdenziale italiano perché nessuno più verserebbe contributi, a parte i dipendenti che sono obbligati».
 

Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 21:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA