Sandra Milo, morta a 90 anni la musa di Fellini. La figlia nata morta poi "miracolata", la violenza a 43 anni, il pensiero del suicidio e la vita privata

Si è spenta a 90 anni nella sua casa l'attrice italiana

Lunedì 29 Gennaio 2024
Addio a Sandra Milo, chi era la musa di Fellini? Quando pensò al suicidio e il miracolo che salvò la figlia

È morta oggi, lunedì 29 gennaio 2024, Sandra Milo. L'attrice aveva compiuto 90 anni nel 2023. Si è spenta nella sua abitazione e tra l'affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. Sandrocchia, come l'aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano.  

Sandra Milo morta, chi era

Sandra Milo, pseudonimo di Salvatrice Elena Greco, era nata a Tunisi l’11 marzo del 1933, da padre siciliano: ha trascorso l’infanzia a Vicopisano, borgo poco distante da Pisa, e ha frequentato qui le scuole elementari, poi adolescente si è trasferita a Viareggio. Ha esordito al cinema nel film «Lo scapolo» accanto ad Alberto Sordi ed è diventata una maggiorata del grande schermo. Il suo primo ruolo importante è arrivato nel 1959 grazie al produttore greco Moris Ergas, che poi ha sposato. Un’attrice dalle mille sfumature, è riuscita a collezionare un successo dopo l’altro. Con la partecipazione a film come «Il generale Della Rovere», «Adua e le compagne», «Fantasmi a Roma», «Giulietta degli spiriti», e soprattutto «8 1/2», premiato con l’Oscar, è stata tra le protagoniste del cinema italiano degli anni ’60. Cruciale è stato l’incontro con Federico Fellini, ma è stata diretta anche da Luigi Zampa, Antonio Pietrangeli, Dino Rosi. 

La carriera tv

Attrice sì, ma anche conduttrice in televisione: Sandra Milo, infatti, ha presentato cinque puntate di «Studio Uno» nel 1966, poi su Rai 2 ha condotto un altro programma e dal 195 al 1989 è stata il volto di «Piccoli fans», una trasmissione pomeridiana per bambini.

Una volta lasciata la Rai, è approdata alla Fininvest: ha partecipato all’«Isola dei Famosi» e recentemente, nel 2019, ha tenuto una rubrica nel programma «Io e te», condotto da Pierluigi Diaco. 

Vita privata: dal matrimonio a 15 anni all'amore con Fellini

Sandra Milo a soli 15 anni ha sposato il marchese Cesare Rodighiero: è rimasta incinta, ma ha perso il bambino a causa di un parto prematuro.

I due si sono separati dopo soli 21 giorni dal matrimonio e hanno ottenuto l’annullamento dalla Sacra Rota.

Sandra Milo ha poi sposato il produttore greco Moris Ergas, una relazione durata 11 anni e da cui nacque Deborah, una giornalista televisiva. Sandra Milo si è poi unita a Ottavio De Lollis e ha messo al mondo Ciro e Azzurra.

 

Sandra Milo fu legata al Partito Socialista Italiano fin dagli anni Sessanta, e fu molto vicina a Pietro Nenni. Negli anni Ottanta Sandra fu amante di Bettino Craxi, allora leader del PSI.Disse di lui: «Era molto timido ma sessualmente ero pazza di lui. Bettino era intelligente, colto, curioso ma anche di una timidezza che pochi conoscevano. Mi hanno conquistato inizialmente più le sue prole del suo fisico. Mi parlava anche a letto, durante l’amore. E io, sessualmente, sono stata pazza di lui». La storia è durata circa un paio d’anni «in segreto», a metà degli anni Ottanta. Poi si chiuse perchè Sandra Milo temeva la gelosia del marito, Ottavio De Lollis, particolarmente geloso e manesco.

Nel 1990 si è sposata con Jorge Ordonez, anche se, come ha dichiarato lei stessa, quella relazione non è mai stata vera ma solo un modo per far parlare di sé. Nel 2019 ha fatto parlare nuovamente di sé perché si è presentata a Venezia con un uomo molto più giovane di lei, l’imprenditore Alessandro Rorato, un ristoratore di circa 50 anni. 

La collezione di mutandine

Nel 1995 ha dichiarato a una televisione privata iraniana di avere una collezione di mutandine di circa 60.000 esemplari. Questa dichiarazione ha suscitato la reazione del Governo di Teheran, che le ha negato il visto turistico per il transito nel Paese. Durante la trasmissione Porta a Porta del 29 ottobre 2009 ha dichiarato di essere stata per 17 anni l’amante di Federico Fellini. 

Il miracolo che salvò la figlia

Grazie a un miracolo riconosciuto dalla Chiesa cattolica alla figlia Azzurra, che sembrava morta alla nascita, ma tornata in vita, è stato portato a compimento il processo di canonizzazione di Maria Pia Mastena.«Mia figlia Azzurra è nata di sette mesi. Nasce viva, e muore subito – raccontò akl Corriere – . La dichiarano morta. Chiudono questa creatura piccolissima in una copertina, lo ricordo bene. Dopodiché arriva una suora, suor Costantina che chiede al professore di darle la bambina, lui la caccia, lei rimane, finché il professore non gliela dà. In una stanza, suor Costantina pratica la respirazione bocca a bocca, il massaggio cardiaco. E prega. Prega Madre Maria Pia Mastena. Prega, prega, senonché la bambina ha un sussulto, piange. Azzurra sta tre mesi in ospedale», ricordò l'attrice. «Io me la vado a vedere ogni giorno: piccolissima laggiù, nell’incubatrice. Passati tre mesi non ce la faccio più, urlo ai dottori che me la devono dare. Pesava un chilo e sette. Un dottore buono capisce che sì, toccava a me. Me la danno. Per un anno non mi sono mai separata da lei. Nel tempo l’ho osservata, avevo paura che non camminasse, che qualcosa in lei non andasse. Suor Costantina mi dice: Tranquilla, il miracolo Dio te lo ha fatto per intero”», conclude l’attrice.  

L'abuso a 40 anni

Ha anche scritto un libro di poesie uscito nel 2019. Nel 1981 sarebbe stata vittima di un abuso da parte di un capotreno. Tra le lacrime, Sandra Milo raccontò tutto in un’intervista a DiPiù. L’attrice era su un treno diretto da Roma a Torino, dovrebbe avrebbe recitato in “Casa di Bambola” di Ibsen. Durante il viaggio, la Milo si addormentò quando a un certo momento si risvegliò e si trovò sopra l’aggressore, che agiva indisturbato nella carrozza completamente deserta: «Ho sentito un peso enorme che mi schiacciava il viso: ho aperto gli occhi e mi sono accorta con terrore che era la mano di un uomo premuta sulla mia bocca. Ho sentito l'altra mano di quell'uomo alzarmi il vestito e poi torcermi un braccio, per immobilizzarmi. Mi ha strappato il vestito e ha messo le sue ginocchia tra le mie gambe, per costringermi ad aprirle. Con quella mano premuta sul viso non potevo gridare: ho cercato di divincolarmi, ma quell'uomo mi ha picchiato, con ferocia. Il naso e la bocca hanno cominciato a sanguinarmi, mentre lui faceva tutto quello che voleva: mi usava, mi trattava come una cosa. Una sensazione orrenda». 

I problemi economici

Sandra Milo ha avuto anche un periodo molto difficile: «Potrei fare un gesto estremo. In questo periodo ho pensato seriamente al suicidio». Parole che l'attrice affidò a un'intervista a "Verissimo". «Lo Stato mi ha chiesto 3 milioni di euro, poi è sceso a 850.000 euro. Magari questa è l'ultima intervista televisiva che rilascio, voglio ritirarmi dalle scene, non ce la faccio più». E continua: «Ho retto fino adesso perché non volevo che i miei figli sapessero di questa situazione, ma ora non ce la faccio più, non posso più lottare. Mi sento vittima di un'ingiustizia. Perché il mio Paese mi tratta così? Io non sono una criminale», accusò. «Mi hanno aiutato molti amici, come Costanzo, ma non possono continuare a farmi della beneficenza. Il suicidio potrebbe essere una scossa, un modo per cambiare le cose. C'è un sacco di gente che si è suicidata per una situazione come la mia».

Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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