Adriano De Grandis
OGGETTI DI SCHERMO di
Adriano De Grandis

Venezia 80, giorno 5. Una "bestia" da Leone
The killer, il nuovo "game" di Fincher

Lunedì 4 Settembre 2023

Giornatona. Tre film: uno bello e interessante, uno molto bello e uno forse bellissimo. Cominciamo da questo.

La Bête” di Bertrand Bonello ci porta nel 2044, ma poi ci fa indietreggiare nel tempo: 2014, 1910, più qualche altro scampolo d’annata sempre del XX secolo. Racconta la storia d’amore tra Gabrielle (Léa Seydoux) e Louis (George MacKay), in piena era di intelligenza artificiale, che domina le nostre vite, ma non del tutto i sentimenti. Gabrielle deve purificare il DNA (quindi togliere l’ultima briciola di umanità presente) e per far questo attraversa il confine del tempo, dove i costanti incontri tra i due personaggi finiscono per consegnarsi sempre alla tragedia, annunciata dal presagio di un piccione. Il film, al momento, è il più contemporaneo della Mostra e uno dei più validi concorrenti al Leone d’oro, apparentemente complesso, dove l’ambiguità del tempo, il perpetuarsi degli eventi, la forza dell’amore e soprattutto della sua paura assumono via via espressività diverse ma col medesimo fil-rouge. “La bête”, concepito attraverso un’estetica cangiante, sposa le candele ai video-selfie, come se Matrix incontrasse il melodramma, come se il cinema stesso ci dicesse che le immagini sono frutto di un’alterazione della realtà (il green-screen che svela il suo inganno). Nello sconquasso emozionale perenne, Bonello rivela una padronanza autoriale strabiliante, corteggiando ogni sistema comunicativo e chiedendo alle immagini di valorizzare sensazioni e atmosfere, nell’ambiguità e inafferrabilità degli eventi, chiudendo il film con un gesto ieratico di Gabrielle che nasconde il senso definitivo di tutto. Titoli di chiusura in QR code da scaricare direttamente dallo schermo, con una breve sequenza finale lynchana, che aumenta il mistero che si nasconde dietro una porta (del tempo?). Voto: 8.

Grande attesa anche per l’ultimo lavoro di David Fincher, altro autore, capace di analizzare la contemporaneità con uno stile denso e quasi barocco. “The killer” è la storia di un uomo senza emozioni. Lo si incontra all’inizio a Parigi in un loft spoglio davanti a un albergo lussuoso, quando scopriamo che sta attendendo il momento propizio per assolvere il suo compito. Fallendo l’obiettivo, l’uomo (un algido Michael Fassbender) è costretto a spostarsi continuamente in giro per il mondo, evitando di essere a sua volta fatto fuori. Con la stupefacente abilità registica di Fincher, il film si apre con una prolungata fase di attesa, senza dialoghi, dove i pensieri del killer spiegano la sua natura, che è quasi matematica nel rituale della preparazione, in modo che ogni tassello (compreso il numero dei battiti del cuore) confermi il momento esatto dell’azione. E soprattutto diventa una lunga corsa alla sopravvivenza, dove l’ipertrofia del dettaglio e un montaggio parossistico ci conducono a un ritmo vertiginoso, raramente così contemporaneo. Se alla fine resta un minimo di perplessità al film, al quale manca un’idea forte interna al racconto, come poteva essere nel caso di “Seven”, “The killer” è un glaciale poema per immagini, che deflagrano costantemente senza sosta. Semmai è “The game” il film di maggior riferimento, perché nulla sappiamo di nessuno, se non come dice lo stesso protagonista: meno si sa, meglio è. Voto: 7,5.

Chiude la giornata “Die Theorie von allem” del tedesco Timm Kröger, che si era distinto nel 2014 alla Settimana della critica con la sua opera d’esordio “Zerrumpelt Herz”, altro film che si destreggia tra mistero, fantascienza e storia d’amore. Parte come “Oppenheimer”, con studi di fisica, passando presto a multiversi possibili, mentre persone muoiono, scompaiono, riappaiono, tra i tunnel sotto le montagne svizzere, dove il protagonista Johannes s’innamora di Karin, una ipotetica musicista. Kröger mostra un’ambizione che al secondo film non sembra sempre ben controllata. Ma il film ha un suo fascino e lascia un pensiero aperto per cercare di rimettere a posto tutti gli avvenimenti. Voto: 7.

 

 

Ultimo aggiornamento: 06:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA