Adriano De Grandis
OGGETTI DI SCHERMO di
Adriano De Grandis

Dalla Polinesia alla Terra di Dio, Italia out
Ecco la top ten del cinema 2023

Venerdì 29 Dicembre 2023

In un’annata (solare) che segna un significativo ritorno del pubblico in sala, in generale ma soprattutto per quanto riguarda un numero ristretto di film, alcuni dei quali in grado di registrare degli exploit del tutto inaspettati, da “Barbie” all’italiano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, diventato un caso nazionale (pazzesco incasso globale sopra i 30 milioni), ancora una volta il cinema italiano segnala contraddizioni di una produzione fin troppo rigogliosa ma incapace di esserlo altrettanto nei risultati, disperdendo investimenti e talento in modo discontinuo e non sempre efficace. Certo ci sono ancora autori storici capaci di lasciare il segno, come l’ennesimo Bellocchio (“Rapito”), il ritorno di Moretti (“Il sol dell’avvenire”), la conferma dell’indole più favolistica di Garrone pur su temi aspri e urgenti (“Io capitano”, ora all’atteso alla prova dell’Oscar), la firma originale di Alice Rohrwacher (“La chimera”), in contemporanea ad alcuni giovani esordienti (o quasi). Ecco allora le opere prime di Alain Parroni (“Una sterminata domenica”), Simone Bozzelli (“Patagonia”), Tommaso Santambrogio (“Gli oceani sono i veri continenti”), Giacomo Abbruzzese (“Disco boy”), senza dimenticare la conferma di Andrea Di Stefano con il poliziesco “L’ultima notte di Amore”. Insomma qui è dove si agita il nuovo. Ma nella classifica dei più significativi 10 film dell’anno (solo di film usciti in sala) l’Italia fatica sempre a starci, perché comunque dall’estero arrivano opere di più grande attualità e impatto visivo, narrativo, estetico. Ecco dunque la nostra top ten del 2023.

1 PACIFICTION – UN MONDO SOMMERSO di Albert Serra

A Tahiti, nella Polinesia francese anni ’50, tra discoteche, spiagge e paesaggi da sogno, l’inquietudine del mondo si espande nella lontananza di esperimenti atomici e da una sensazione di minaccia costante. Benoît Magimel è un Alto commissario che tiene a bada tutto o forse niente. Albert Serra al top, immagini di vertiginosa attesa, gli ultimi 40’ quasi del tutto silenziosi sono una meraviglia assoluta.

2 GODLAND – NELLA TERRA DI DIO di Hylnur Pálmason

Lassù nel Nord della Terra, un sacerdote danese arriva in Islanda, dopo un viaggio drammatico, per erigere una chiesa e lasciare il segno di Dio. Un western crudele e estremo, tra conflittualità naturali e umane, superbamente girato tra i ghiacciai, dove la parola di Dio e quella degli uomini sono tutt’altro che concilianti.

3 IL CIELO BRUCIA di Christian Petzold

Forse l’autore che oggi sa cogliere meglio le problematiche contemporanee, sociali e umane. Ancora una volta il regista tedesco racconta storie all’apparenza semplici ma che richiedono una lettura stratificata. Qui dei giovani si trovano in vacanza sul mar Baltico, mentre un incendio avanza da lontano. Si deve vivere il mondo per poterlo raccontare, aprirsi agli altri. Sembra una commedia quasi romantica, vagamente rohmeriana, ma è un film che racconta le ferite di un mondo alla deriva.

4 BENEDETTA di Paul Verhoeven

L’irriverente regista olandese ritorna al Medioevo, all’interno di un convento di suore, per raccontare le incoerenze del Potere (politico, ecclesiastico), attraverso le provocazioni d’una giovane suora, forse santa o forse solo millantatrice, veramente esistita, lesbica e affascinata più dalla carne che dall’anima. E il popolo sta con lei. L’eccesso che esplode, grazie al cielo in un regista mai accomodante.

5 ANATOMIA DI UNA CADUTA di Justine Triet

Palma d’oro all’ultimo festival di Cannes, è un “giallo” sulla caduta, con conseguente morte, di uno scrittore in crisi, sposato con una scrittrice invece di fama e con un figlio cieco. Incidente o omicidio? Il dramma giudiziario si fonde a quello familiare e scoperchia relazioni guaste da tempo e una cultura che tende a colpevolizzare sempre la parte più debole, quindi la donna. Manifesto contemporaneo di una società incapace di parlarsi, fiera della sua ambiguità.

6 AS BESTAS di Rodrigo Sorogoyen

In un villaggio della Galizia arriva una coppia di borghesi intellettuali ed ecologisti francesi, che iniziano a scontrarsi con la gente del luogo, soprattutto con due fratelli piuttosto rozzi. Potente e cupa tragedia nella quale Sorogoyen affronta ancora una volta conflittualità radicali e irrisolvibili, basate sul ruolo (sociale, culturale, politico, qui in forme di disparità da alcuni criticato) che ogni personaggio comporta. Di grande scrittura e ottime interpretazioni. Film ruvido come il territorio e consacrazione di un grande regista.

7 ANIMALI SELVATICI di Cristian Mungiu

Nella convivenza obbligatoria in un villaggio dove ci sono rumeni, ungheresi e tedeschi, la fibrillazione è tutta per un gruppo di cingalesi da poco arrivati. Spietata lettura del finto ecumenismo europeo, in uno stile scarno e implacabile. Prodigioso il lunghissimo piano-sequenza dell’assemblea del villaggio, dove l’intolleranza esplode.

8 KILLERS OF THE FLOWER MOON di Martin Scorsese

Il ritorno di Scorsese affronta per una volta ancora le contraddizioni di un’America, scoperchiate attraverso fatti di cronaca delittuosi di un secolo fa, quando in una zona dell’Oklahoma, i nativi Osage furono quasi eliminati perché diventati improvvisamente ricchi grazie al petrolio. Monumentale opera anche nella durata, con momenti di cinema maestoso e raccontata tra il grottesco e il tragico, dove il Male sa essere soprattutto stupido. Finale geniale.

9 GLI SPIRITI DELL’ISOLA di Martin McDonagh - Non siamo davanti a un’opera innovativa o esteticamente sorprendente, però è un cinema che sa toccare, non senza anche un preciso “calcolo”, intensità ed emozione, al netto di una storia tutt’altro che banale, di un’amicizia che s’interrompe bruscamente, senza un apparente perché. Grandi scenari e grandi interpreti (Brendan Gleeson e Colin Farrell, quest’ultimo premiato a Venezia).

10 TRENQUE LAUQUEN di Laura Citarella – Il nuovo cinema argentino stupisce sempre più. Prendetevi del tempo: 4 ore di film, su una storia dagli imprevisti improvvisi, che parte dalla scomparsa di una donna. Vi incanterà.

 

Ultimo aggiornamento: 12:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA