Adriano De Grandis
OGGETTI DI SCHERMO di
Adriano De Grandis

Berlinale71 giorno 3: colpi di fulmine da Orso
E l'Italia scorre nelle canzoni di Lucio Dalla

Giovedì 4 Marzo 2021

Prosegue il festival a distanza, tra sorprese (il film georgiano si candida autorevolmente all'Orso d'oro) e film comunque sempre di buon livello. Anche l'Italia fa la sua (piccola) parte con successo. In tempi pandemici il cinema resiste. E si direbbe anche bene. 

WHAT DO WE SEE WHEN WE LOOK AT THE SKY? di Alexandre Koberidze (Concorso) – A Kutaisi in Georgia succedono cose strane. Lisa e Giorgi si incontrano casualmente grazie a un libro caduto casualmente di mano: è un colpo di fulmine. Decidono quindi di rivedersi al più presto. Ma qualcuno tende loro un tranello, una magia, probabilmente un malocchio. Forse è l’anno di grazia della Georgia: Dea Kulumbegashvili con il suo esordio “Beginning” sbanca San Sebastian e Trieste, ora Alexandre Koberidze, già conosciuto qualche anno fa nella sezione Onde a Torino, si candida come possibile Orso d’oro, con un film spiazzante, sempre sorprendente, libero, capace di raccontare, attraverso una commovente e ostacolata storia d’amore, la vita quotidiana di una città, concentrandosi spesso sui dettagli e sugli oggetti (che possono anche parlare), durante i mondiali di calcio, che fanno da sfondo, con tanto di Edoardo Bennato e Gianna Nannini che cantano “Notti magiche”. Se c’è un appunto che si può fare a questo meraviglioso film è che probabilmente 150’ sono un po’ troppi (d’altronde il film precedente stava oltre le 3 ore), ma da una storia che sembra quasi presa da un racconto poetico di “Le mille e una notte”, un cinema che guarda al realismo magico e a maestri come Iosseliani, ci si lascia trasportare dall’incanto di continui detour perlustrativi, prima che venga sciolto l’artificio, nel modo più pertinente possibile. Il cinema alla sua potenza creativa più entusiasmante. Voto: 9.

PER LUCIO di Pietro Marcello (Berlinale Special) – Le canzoni di Dalla, la Storia d’Italia del tardo Novecento. Tra materiali d’archivio, alcuni sorprendenti, e il ricordo di due amici intimi del cantautore, l’epica e la cronaca di un Paese, raccontate soprattutto attraverso le note e le parole del poeta Roberto Roversi, che con Dalla firmò tre preziosi album. Pietro Marcello firma un omaggio personale che è anche la memoria di chi quelle canzoni le ha ascoltate e cantate a lungo, mentre in Italia sfrecciava la Mille Miglia, Bettino Craxi stava al governo e la stazione di Bologna saltava in aria per il più vile degli attentati. Dalla, Dalla, Dallerino. Voto: 7.

LA VEDUTA LUMINOSA di Fabrizio Ferraro (Forum) – Un regista in crisi e l’assistente di un produttore partono verso Tubinga sulle tracce del poeta Hölderlin, Ma strada facendo prima abbandonano l’auto avventurandosi a piedi nei boschi e infine il regista si allontana dall’assistente, finendo col perdersi nel silenzio e nelle ombre tra gli alberi. Dal regista di “Gli indesiderati d’Europa” e “Checkpoint Berlin” un road movie esistenziale e poetico, dove l’immagine sembra sfaldarsi sempre più in questo rapporto paralizzante tra Uomo e Natura: il cinema entra nel suo angolo più misterioso, al tempo stesso affascinante e sfiancante. E forse oggi anche un po’ faticosamente inseguito da troppo tempo. Voto: 6.

PETIT MAMAN di Céline Sciamma (Concorso) – Alla morte della nonna, la piccola Nelly si reca nella casa tra i boschi, dove sua madre ha vissuto l’infanzia. Qui incontra Marion, una bambina che presto si rivela essere la stessa madre, in un cortocircuito temporale (qui solo personale) che può ricordare in modo situazionale perfino “Ritorno al futuro”. Un piccolo film per un passaggio traumatico dell’infanzia (la perdita di un parente caro), tutto al femminile, pieno di grazia, che conferma la profondità e la sensibilità di un’autrice da tempo affermata, qui capace di scandagliare il rapporto madre/figlia nel modo più intenso. Un piccolo film, isolato e con pochi personaggi, dove si dimostra che anche in tempo di pandemia, il cinema può trovare la strada per esprimersi in modo esauriente e felice. Voto: 7.

 

Ultimo aggiornamento: 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA