A GAMBA TESA di

Uno contro tutti, quanto può durare?

Lunedì 24 Febbraio 2014
Lazio-Sassuolo o finale Champions? In 40mila all’Olimpico, ma con un unico obiettivo: "O noi o lui", all’insegna dello slogan "libera la Lazio". Lui è Claudio Lotito, impegnato da anni in una personale battaglia contro i tifosi. Addirittura, in previsione della protesta, ha alzato i prezzi dei biglietti come se il Sassuolo fosse il Barça.   Per il presidente i contestatori sono una "sparuta minoranza", e uno striscione gli ha ricordato, invece, che si tratta di "assoluta maggioranza". Tra loro anche nomi che hanno scritto la storia biancoceleste come Vincenzo D’Amico e Pino Wilson, Felice Pulici e Giancarlo Oddi. Un muro contro muro mai visto.   A far esplodere una protesta che si trascina da anni il mercato invernale: venduto Hernanes all’Inter a poche ore dalla chiusura, sono arrivati il carneade Kakuta ed un Helder Postiga infortunato e fermo ai box.  Un amore mai sbocciato quello tra Lotito e la tifoseria, con la quale tagliò subito i ponti (niente biglietti gratis, niente aiuti per le trasferte...), malumori poi cresciuti per una gestione del club ritenuta inadeguata.   E così ieri all’Olimpico si è assistito a qualcosa di inedito nel pianeta calcio: tutti i 40mila spettatori hanno esposto all’unisono un cartoncino con la scritta "libera la Lazio". Ma Lotito, imperterrito in tribuna, protetto da una nutrita scorta, non ha battuto ciglio. E nel dopopartita ha rincarato la dose, sfidando lo stadio: «Non vendo, darò il club a mio figlio». Uno contro tutti, quanto può durare? Ultimo aggiornamento: 12:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA