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Quando le regole del calcio le scrivono i "parrucconi"

Martedì 28 Gennaio 2014
Per gli arbitri (e per i giocatori) non è mai facile applicare le regole che disciplinano il gioco del calcio. Non solo perchè la decisione deve avvenire in una frazione di secondo. Ma anche perchè alcune norme sembrano essere fatte apposta per complicare la vita. Due in particolare continuano a determinare equivoci, proteste, incomprensioni. L’espulsione per fallo da ultimo uomo, abbinata a una chiara occasione da gol, lascia perplessi e tutto il mondo del calcio, a ogni latitudine, arbitri compresi, gradirebbe fosse tolta. Anche perchè la pagano il più delle volte i portieri, vedi il caso di Buffon - che l’ha definita «esagerata» - contro la Lazio. Già è difficile determinare se si tratta di ultimo uomo, in quanto ci può essere contestualmente un difensore che rientra. Ma sulla chiara occasione da gol si potrebbero scrivere dei trattati. Se l’attaccante si sta allargando per evitare il portiere, se non vede la luce della porta, se, se, se... Ma non basterebbe fischiare il fallo e se del caso ammonire, piuttosto che falsare - come a volte avviene - la partita? Nulla osta che in caso di intervento violento si proceda con il rosso diretto. Poi c’è l’annosa vicenda del fuorigioco, che un tempo veniva fischiato quando partiva il pallone, oggi soltanto quando il giocatore in posizione irregolare ne entra in possesso. Il paradosso si è raggiunto in Napoli-Atalanta, con il tragicomico gol di Insigne: Higuain è in fuorigioco, i bergamaschi si fermano, ma la rete è valida. Si scatena il finimondo, ma l’arbitro ha solo applicato il regolamento. Ci sono situazioni paradossali: è assurdo, in caso di fuorigioco, vedere difensore e attaccante impegnarsi alla morte anche per 20-30 metri in attesa di una bandierina che si alzerà solo quando la punta si impossessa del pallone. In realtà in tema di fuorigioco ogni cambiamento fatto negli ultimi tempi ha prodotto maggior confusione, maggior discrezionalità, maggiori polemiche. La questione è semplice, le regole del gioco del calcio dovrebbero scriverle coloro che vivono questo sport sul campo, non i "parrucconi" da salotto. Ultimo aggiornamento: 14:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA