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 Le colonne d'Ercole di Conte

Lunedì 21 Aprile 2014
La Juventus vola, ma su una stagione da favola aleggia l'incertezza Conte. La società è in pressing per prolungare il contratto in scadenza nel 2015, il tecnico prende tempo, rinvia a fine stagione, vuole riflettere, si chiede se il ciclo vincente debba essere chiuso al top, dopo 2 (quasi 3...) scudetti consecutivi, 2 Supercoppe italiane consecutive, l'Europa League alla portata e una serie di record forse irripetibili.

Ma Conte è uomo che non si accontenta, forse è questo il segreto delle sue vittorie. I trionfi in Italia gli vanno stretti, la Grande Europa non lo vede tra i protagonisti, e non può bastare certo l'Europa League. Un grande allenatore non può prescindere da un'esperienza di vertice in Europa. E Conte è combattuto: passare o no le colonne d'Ercole che lo porterebbero oltreconfine?

Il dubbio deriva anche dalle intenzioni della dirigenza della Juve, che non sembra convinta di garantire un mercato all'altezza per dare l'assalto alla Champions. Proprio quell'impegno che, invece, pretende Conte. La dirigenza temporeggia, ascolta, medita, ma non parla chiaramente, nè prende impegni. Tutto è rimandato, come se il tempo risolvesse i problemi. Non è solo questione di ambizione personale di un allenatore. Conte sa perfettamente che la competitività è essenziale in un'Europa dove le grandi sono davvero grandi, anche a livello di portafoglio.

Forse qualcuno lassù, nei piani alti bianconeri, è convinto che si possa essere grandi anche senza sborsare cifre rilevanti, che basti un allenatore tutto grinta e cuore, che sia sufficiente azzeccare un paio di "parametri zero". Conte ha già spiegato chiaramente che non è così.

E le tentazioni, per lui, non mancheranno. Magari passa il treno giusto e uno come Conte non è tipo da pensarci due volte. Salterebbe su, con buona pace della Juventus.

 





















































Ultimo aggiornamento: 12:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA