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La grave colpa di Guidolin. Aver fatto sempre miracoli

Domenica 2 Febbraio 2014
Guidolin a Bologna ha salvato la panchina. Salvato la panchina? Chi, Guidolin? Ma di cosa parliamo? Il calcio-barzelletta è arrivato al punto che un allenatore come Francesco Guidolin potrebbe essere mandato a casa. Incredibile. Quel che ha dimostrato il Guido negli anni, soprattutto a Udine, è da manuale del calcio: ha messo in campo formazioni sempre competitive, ha ottenuto risultati al di là di ogni aspettativa, ha dato spettacolo, ha adattato con sapienza i moduli ai giocatori e alle situazioni.   La politica dell’Udinese è sempre stata chiara: valorizzare i giocatori e rimetterli sul mercato. Ma in maniera accorta, ragionata, studiata a tavolino. Un nome per tutti: Sanchez, ma l’elenco sarebbe infinito. E Guidolin lì a tessere e ritessere, a ripartire da capo, ad adattare ed adattarsi. E senza mai lamentarsi, anzi, sempre in sintonia con la società.   Negli anni, oltretutto, non ha perso tensione professionale, vive le partite come pochi, si mette in discussione, ribadisce sempre che se qualcosa non va la responsabilità è sua, giustifica persino i fischi dei tifosi, limitandosi a osservare che restare ai massimi livelli anno dopo anno non è scontato, anzi è un miracolo.   Già i miracoli. La grave colpa di Guidolin è proprio questa: aver fatto apparire un fatto normale vedere l’Udinese stabilmente tra le grandi. I suoi meriti sono sempre passati in secondo piano. Ma trovatene un altro così. Eppure anche un Guidolin può finire nel tritacarne delle panchine. Allegria. Ultimo aggiornamento: 15:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA