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Il Pallone d’Oro è sgonfio, un rito inutile

Mercoledì 14 Gennaio 2015
Ha rivinto Cristiano Ronaldo e ci sta. Ma il Pallone d’Oro è diventato un rito inutile e poco credibile. Nato come geniale intuizione della rivista France Football, il Pallone d’Oro nel 2010 si è fuso con il FIFA World Player e si è "allargato" a dismisura.   La Fifa è la Fifa e un evento è mondiale o non è. E così da "gioco" più o meno goliardico ed accattivante il Pallone è diventato una cosa seria. E ancora per anni non potrà non vincerlo uno tra Messi e Ronaldo, magari con qualche occasionale intruso. Basterebbe premiare, ad esempio, la rivelazione dell’anno per restituire un po’ di suspense ed interesse ad un Pallone d’Oro ormai sgonfio.   Inutile mobilitare centinaia di esperti, o presunti tali, per individuare in Cristiano Ronaldo il miglior giocatore. Sono infatti chiamati a votare almeno un esponente per ogni nazione affiliata alla Fifa nelle categorie capitani, allenatori e media (cioè giornalisti, ma chi li sceglie?). Ogni giurato esprime 3 preferenze (5, 3 e 1 punto) in una griglia di 23 candidati predisposta dalla Fifa. Un voto universalmente democratico, in cui può diventare fondamentale il parere espresso da Charles Mabika dallo Zimbabwe, Olivier Huc da Tahiti e James Angelo Loundou dal Gabon.   È lecito pensare che non tutti siano adeguati per esprimere un giudizio, poiché estranei alla realtà quotidiana del calcio europeo. Ma al di là di questo, è un premio ormai scontato, che andrebbe radicalmente cambiato, che trova l’unica motivazione nell’attendere quanti Palloni d’Oro collezionerà il Messi di turno nella propria carriera. Se non si cambia formula il Pallone, da sgonfio, finirà per scoppiare. Ultimo aggiornamento: 15:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA