A GAMBA TESA di

Del Piero, perchè l'avventura in India? 

Giovedì 6 Novembre 2014
Ma perchè Alex Del Piero ha voluto cimentarsi nell’avventura indiana? Un "campionato" di vecchie glorie, una triste passerella di ex. E, per lui, anche un’umiliante esperienza, almeno per ora. Relegato in panchina, criticato senza pietà dalla stampa, nei pochi minuti che gli sono concessi è solo una pallida ombra del campione che fu.   È il calciatore più pagato dell’Indian Super League e su di lui c’erano grandi aspettative. In cinque partite non ha mai completato i 90 minuti, non ha realizzato gol, non ha servito assist. Davvero il mitico Alex Del Piero ha fatto una buona scelta? Vagare in pseudocampionati alla ricerca di ingaggi non è decisione saggia. Un campione deve rimanere in campo ai massimi livelli finchè il fisico e la voglia lo sorreggono. Altrimenti i tocchi di classe si trasformano in un’esibizione da circo.   Totti, a 38 anni, ha deciso di restare ancora a combattere sui campi che contano, sottoponendosi a duri allenamenti quando potrebbe benissimo godersi la vita. Alex ha ritenuto che il suo tempo per competere ai massimi livelli fosse scaduto (e forse non era così). Ma un tramonto di questo tipo è avvilente. Passi ancora l’Australia, ma l’India no. Proprio no. Costretto persino ad accomodarsi in panchina come un giovincello alle prime armi, sperduto in mezzo al campo. Perchè offuscare così l’immagine di un genio del pallone? E se anche ritrovasse forma e gol, che significato potrebbe avere nel contesto di una splendida carriera? Alex dovrebbe invece pensare al futuro, al calcio può dare ancora moltissimo, ma in altra veste. E’ un uomo intelligente, perchè non esprimere la genialità che gli è propria fuori dal campo? E se non c'è la Juventus nel suo futuro, certo le occasioni non gli mancherebbero, basta convincersi che è giunta l’ora di appendere gli scarpini al chiodo. Ultimo aggiornamento: 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA