La vita della madre, in cambio di quella dei cuccioli. L'incredibile passaggio di testimone è avvenuto su una spiaggia del comune di Calasetta, nella provincia di Carbonia-Iglesias, in Sardegna.
Qui, si è arenata una femmina di squalo verdesca, lunga circa due metri, agonizzante e con diverse lesioni interne.
Alcuni testimoni, rendendosi conto delle condizioni critiche in cui versava il pescecane, avevano allertato il Corpo forestale dell'ispettorato di Iglesias. Gli agenti sono arrivati dunque in spiaggia, poco prima dell'espulsione dei feti. A quel punto hanno assistito al parto, seguendo alcune indicazioni fornite dal Centro recupero cetacei e tartarughe di Nora.
I forestali hanno poi liberato in mare i venti squaletti, tutti vivi, ma non ancora fuori pericolo: gli agenti hanno infatti dovuto presidiare a lungo il bagnasciuga perché i pesci neonati, visibilmente disorientati, continuavano a nuotare verso la riva, col rischio di rimanere intrappolati nella risacca e morire a loro volta. Fortunatamente, ciò non è avvenuto e le piccole verdesche sono riuscite a prendere il largo.
Nessun pericolo per l'uomo
«La presenza della sfortunata mamma di squalo nel nostro mare non rappresenta un pericolo per l’uomo, perché raramente si avvicinano alle nostre coste, se non per il tempo strettamente necessario a partorire i sui piccoli», hanno riferito i portavoci del Corpo Forestale a L'Unione Sarda.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout