"Giro giro tondo, il mare è fondo, tonda è la Terra, tutti giù per terra".
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Tanto che, sovente, disorientati da quelle pareti curve e dall'eterno girare, impazziscono e muoiono nell'arco di un mese o due. Anche e soprattutto per questo, la AgroBiothers Laboratoire, azienda francese leader nel campo della cura degli animali domestici, ha deciso di non mettere più in commercio acquari di piccole dimensioni e soprattutto le famigerate bocce, considerate veri e propri strumenti di tortura. Ma non finisce qui perché l'azienda insiste perché gli acquari, rigorosamente di forma squadrata, rispettino la capacità minima di 15 litri e siano dotati di filtri e accessori così da evitare il tradizionale ricambio d'acqua fatto in casa considerato responsabile di sbalzi di temperatura insostenibili. "La gente, ha spiegato alla Reuters Matthiew Lambeau di AgroBiothers, spesso acquista d'impulso un pesciolino rosso per i propri figli. Se sapessero che tortura ricevono, non lo farebbero. Continuare a girare in una piccola boccia, fa impazzire i pesci e può ucciderli in tempi brevi".
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La Francia, con oltre 2milioni di pesci, è il primo mercato europeo per numero di pesci rossi detenuti negli acquari. Il cambio di rotta inaugurato dalla nota azienda, potrebbe presto significare una maggior tutela per i simpatici pesciolini. E in Italia? A parte qualche sporadico caso che ha visto elevare multe e sanzioni contro chi deteneva pesci d'acquisto in spazi a dir poco angusti, spicca la città di Romano di Lombardia che già nel 2012, nell'approvare il Regolamento per la Tutela e il Benessere degli animali, all'articolo 16, dedicato a pesci e animali acquatici, dispone: "È vietato l'uso di acquari sferici o aventi pareti curve, sia in casa che negli esercizi commerciali".