A Uno Mattina, oggi 16 febbraio si è parlato di dieta e delle fake news sul cibo.
L'ananas non fa dimagrire
L'ananas che brucia i pasti. Anche se con scetticismo, tutti ci abbiamo sempre creduto, ma è vero? da dove nasce questa voce? «E’ un ottimo alimento che non ci appartiene ma è il frutto più tipico in Italia – spiega il prof Calabresi – se vai al ristorante te lo danno. Hanno inventato il concetto della Bromelina che è un enzima che agisce sulle proteine ma non sui grassi: è un ottimo alimento, ricco di minerali, ma non fa dimagrire».
Quale latte bere
E per quanto riguarda il latte? Quale scegliere: «Il latto crudo è magnifico ma non potrà mai essere uguale a quello pastorizzato che toglie tutti i batteri».
La cipolla non è un antibiotico
«La cipolla ha la capacità di agire con l’Alima Chinasi che gestisce un’anti-infiammazione ma non c’entra niente con l’antibiotico, dà un’azione disinfiammante perchè contiene la quercitina, che si trova anche nell’aglio. Fa molto bene, è diuretica, depura il fegato ma sicuramente non è un antibaterrico». Il prof. Calabresi ci tiene a mettere le cose in chiaro.
Gli spinaci: le vere proprietà
E gli spinaci? È vero che contengono tanto ferro? «Hanno delle cose buone, le sostanze pro vitamina A, alfa e beta karotene. Ma quando si parla di ferro, quello di origini vegetale che è assorbito è solo al 10 per cento. - spiega Moschetta - Gli spinaci hanno fatto la fortuna degli amici americani con Popeye, braccio di ferro: lui mangiava spinaci in scatola non quelli freschi. Non servono per combattere l’anemia».
Banane fonte di potassio?
Le banane però contengono tanto potassio, di questo siamo certi, vero? «Il potassio - continua Moschetta - è fondamentale per il nostro organismo, ma attenzione all’assorbimento intestinale: non è detto che assumendo lo stesso cibo due persone assumono gli stessi alimenti».
Quali cibi fanno dimagrire?
Ma accantonata ogni notizia falsa, quello che tutti ci stiamo chiedendo è: esistono dei cibi "magici" che fanno davvero dimagrire? «L’elemento portante – aggiunge Antonio Moschetta – è la capacità di alcuni nutrienti di aumentare temperatura o frequenza cardiaca. In realtà non è così semplice: tutto va individualizzato, la medicina è personalizzata in nutrizione. Dobbiamo fare attenzione non a perdere grasso ma a capire perchè un soggetto accumula il grasso con determinati alimenti. Il grasso è la nostra migliore fonte di energia».