Dove sono nati gli spaghetti alla Carbonara? Il Vicolo della Scrofa, per chi conosce Roma, è una delle stradine più caratteristiche e ricche di simboli. Proprio in una trattoria di questa strada, da cui il nome del vicolo, pare sia stata realizzata la prima carbonara, nel 1944. La storia più attendibile su questo primo piatto, infatti, racconta l'incontro tra gli ingredienti a disposizione dei soldati americani e la fantasia di un cuoco romano. Il risultato fu il prototipo degli spaghetti alla carbonara: uova, bacon (poi guanciale) e formaggio.
Gli ingredienti originali e la «versione tirolese»
Gli ingredienti sono cambiati nel corso del tempo e oggi possiamo dire che una «signora carbonara», per essere realizzata, ha bisogno di: Spaghetti, Guanciale,Tuorli di uova, Pecorino romano e Pepe nero q.b.
Eppure, c'è un ingrediente che la maggiorparte degli italiani eviterebbe di inserire nella ricetta: la panna.
E proprio per questo ingrediente si sono scatenate le polemiche sulla pagina Facebook Appetitlich (in italiano «Appetitoso/Invitante».
La Carbonara
…. E non dico altro…
(Video da Insta) pic.twitter.com/MIyxHM0aTp— The Gentleman (@Swiss_Man_1) January 18, 2023
La ricetta «tirolese» prevede:
- 500 g di spaghetti o bucatini
- Sale
- Pepe, nero, macinato
- 1L di olio d'oliva
- 200 g di pancetta di prosciutto altoatesino, a cubetti
- 5 uova intere
- 250 ml di panna dolce, eventualmente con un tenore di materie grasse del 15 %
- 150 g Pecorino Romano, grattugiato
I commenti sui social
Daniela scrive sotto al post: «La carbonara originale è senza panna. Questa mi sembra spaghetti, prosciutto e salsa». Ismael, sottolinea che: «Questa non è carbonara, questa è pasta con «fantasia», come quella che hanno i questi cuochi che hanno studiato poco». Due utenti, invece, hanno messo in peidi una vera e propria discussione: uno afferma che la carbonara è una e non conosce varianti, mentre l'altro sottolinea che in Italia ci sono tante varianti a seconda della regione, sostenendo che al Sud si usino i frutti di mare al posto del guanciale. La maggior parte dei commenti però si riassume in una frase: «Per favore non chiamatela carbonara!»
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