Cosmetici cinesi tossici, ma anche bagnoschiuma, shampoo e altro ancora tutti prodotti venduti nei negozi e acquistati dai consumati, ma dannosi per la fertilità, scoperti anche nel teramano.
I finanzieri teramani nel corso di mirate attività investigative nel settore del contrasto all'importazione, produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici contraffatti o pericolosi, hanno rinvenuto negli esercizi commerciali della provincia oltre diecimila confezioni di cosmetici, tra cui deodoranti, bagnoschiuma, shampoo, profumi vari, salviette umidificate e altro, tutti contenenti il butylphenyl methylpropional, un composto chimico comunemente usato come fragranza sintetica nei preparati cosmetici.
Si tratta di una detta sostanza più comunemente conosciuta come lilial, vietata con regolamento europeo dal primo marzo 2022, poiché rientrante nel novero delle sostanze cancerogene e tossiche, essendo dannosa per la fertilità. Dall'analisi della documentazione fiscale e contabile acquisita nel corso delle indagini è stata, quindi, ricostruita la filiera di vendita e sono stati individuati i distributori delle imprese commerciali. L'intera operazione ha portato alla denuncia di sei cinesi, ora indagati per aver detenuto e posto in vendita cosmetici dannosi per la salute.